ROMA – Due Regioni hanno già dati da arancione, una è in bilico e altre ancora hanno comunque uno dei due indicatori sopra la soglia di sicurezza. Omicron continua a crescere, facendo aumentare anche i ricoveri. Nell’ultima settimana, fino a ieri lunedì 10, sono stati 4.250 in più rispetto a quella precedente (e hanno raggiunto il totale di 17.946). Si tratta di un dato assoluto molto alto, superato solo nelle settimane di ottobre dell’anno scorso.
L’occupazione dei letti sale un po’ ovunque raggiungendo in Italia il 26%. Per entrare in arancione devono essere destinati ai malati Covid almeno il 30% dei letti ordinari e il 20% di quelli di terapia intensiva. La Cabina di regia, che determina lo scenario nel quale devono essere inserite le Regioni, si riunisce il venerdì mattina e valuta i dati del giorno prima. Ci vorranno quindi ancora tre giorni per avere la certezza di eventuali cambiamenti. Ieri però due Regioni avevano già superato entrambe le soglie limite.
Si tratta di Calabria (al 36,1% dell’occupazione dei letti ordinari e al 20,1% delle intensive) e del Piemonte (32% e 22,3%). Con solo uno dei due indicatori superiore al limite ci sono altre sei realtà. Ad alto rischio c’è la Liguria, che ha migliorato un po’ i dati e ora ha il 39% e il 19%. Un’altra Regione con numeri alti è il Friuli Venezia Giulia, che ha l’occupazione dei letti ordinari al 28% e di quelli di rianimazione al 23,4%. Le Marche sono al 25% e al 27,3%, la Provincia di Trento al 21,3 e al 30%. Non vanno bene anche la Sicilia (che supera il tetto dei letti ordinari con 31,3% ma non quello delle rianimazioni, al 17%) e il Veneto, dove avviene il contrario e cioè sono ancora sotto controllo i letti internistici e di malattie infettive (24%) ma sono fuori di pochissimo le intensive (20,1%).
Da qui a giovedì le cose possono cambiare ancora ma è più facile, visto il trend dei ricoveri, che si osservino aumenti piuttosto che riduzioni, che comunque sono sempre possibili.
Dopo l’entrata in vigore delle norme sul Super Green Pass valide per tutto il Paese, il passaggio in arancione non porta grossi cambiamenti. I non vaccinati prò non possono uscire dal Comune se non per motivi di salute, di lavoro o di necessità.