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LO SPECIALE GUERRA IN UCRAINA | FOCUS SENTIERI DI GUERRA
Colpisce la tempistica. All’indomani del via libera trasversale del Parlamento italiano all’invio di aiuti militari all’Ucraina, i componenti della commissione Difesa hanno ricevuto per le vie formali una mail dell’ambasciatore russo in Italia con allegata la dichiarazione con cui, nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha fatto sapere all’Ue che le sanzioni “non resteranno senza risposta”.
La lettera dell’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, è stata inviata a Gianluca Rizzo, presidente della Commissione Difesa della Camera: “Ho l’onore di inviarle la dichiarazione del ministero degli Affari esteri della Federazione russa sul ruolo dell’Unione europea nei fatti dell’Ucraina. La prego di voler cortesemente portare il contenuto di questo documento a conoscenza dei deputati italiani”, scrive l’ambasciatore. E la lettera ai deputati è stata girata. Non solo. Razov allega anche il duro discorso di ieri del ministero degli Esteri della Russia Sergey Lavrov sul ruolo dell’Unione. E nel testo allegato il ministro russo avverte: “I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze Armate Ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni”.
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di
Valeria Forgnone
A rendere noto l’arrivo della mail è stato il deputato di Forza Italia Gregorio Fontana, componente della Commissione Difesa alla Camera dei deputati. “Oggi, sulla posta elettronica di tutti i componenti della Commissione Difesa, per il tramite del Presidente della Commissione Difesa, è giunta una lettera dell’Ambasciatore Russo Razov, datata 1 marzo, giorno della votazione in Parlamento sulle misure in favore dell’Ucraina, con allegata una dichiarazione intimidatoria del ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa. Respingiamo con sdegno questa missiva che non è altro che un messaggio minatorio rivolto ai deputati del Parlamento italiano”, afferma Fontana. La dichiarazione di Lavrov trasmessa dall’ambasciatore russo a Roma era stata diffusa alla stampa il 28 febbraio. “Anche questo episodio evidenzia il livello di scontro scatenato da Putin e deve indurci a proseguire senza esitazioni nell’azione avviata dal Governo Draghi d’intesa con gli altri Paesi dell’Ue e della Nato in difesa dell’Ucraina e dei principi di libertà e del diritto internazionale”, sostiene.
Per l’ambasciata russa si tratta di “normale prassi diplomatica”, perché “l’ambasciatore deve inviare questi messaggi ai parlamentari per dovere d’ufficio”. In effetti, le due righe di accompagnamento non contengono “alcun messaggio minatorio all’Italia”. Ma l’arrivo della mail ha fatto salire la tensione. Duro il commento del ministro italiano della Difesa, Lorenzo Guerini. “La dichiarazione” del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov “è rimbalzata su tutti siti. La modalità con cui è stata trasmessa al Parlamento italiano e alle altre istituzioni degli altri Paesi dà il senso dell’arroganza del regime russo. Credo che veramente siamo in presenza di una situazione che anche da questo punto di vista rischia di essere esplosiva nella capacità di controllarla. Non solo è lecito ma è doveroso l’aiuto che stiamo dando, il Parlamento ha deciso unanimemente di fornire aiuti all’Ucraina”, ha detto il ministro Guerini, intervenendo al podcast ‘Metropolis’ di Gerardo Greco sul sito di Repubblica.