In apertura del Consiglio dei ministri, parlando ai ministri dell’obiettivo della pace, secondo quanto riferiscono i presenti, il premier Mario Draghi ha ribadito che lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare ovviamente la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Un tavolo in cui, ovviamente, l’Ucraina sia l’attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin. I contatti – ha spiegato il premier – devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli, con la capacità non di dimenticare, perché “impossibile”, ma di “guardare al futuro”.
Il presidente del Consiglio ha poi raccontato ai ministri degli apprezzamenti espressi da parte dell’amministrazione Biden e dei membri del Congresso per la transizione energetica adottata dal governo italiano. Anche l’accoglienza dei rifugiati ucraini è stata oggetto di grande attenzione nel corso degli incontri a Washington. Draghi, spiegano i presenti al Cdm, ha spiegato che il Paese è molto sensibile a questo tema e pronto a gestire la situazione, precisando che si tratta principalmente di rifugiati che vogliono tornare indietro, nelle loro case, nelle loro occupazioni nel loro Paese, per ricostruirlo.