ROMA – Colpo di scena notturno agli Internazionali Bnl d’Italia: esce di scena Rafael Nadal. Il campione in carica degli Internazionali è stato eliminato agli ottavi di finale da Denis Shapovalov, in tre set: 1-6, 7-5, 6-2. Il canadese, numero 16 del mondo, affronterà ora ai quarti Casper Ruud, numero 5 del seeding romano.
Ma non c’è solo la sconfitta per Nadal: il calo, netto e improvviso, è dovuto a un nuovo infortunio, dopo quello al costato che lo aveva tenuto fuori un mese e mezzo.
Stavolta lo spagnolo ha accusato problemi alla gamba sinistra nel secondo set. Da quel momento gli errori di Nadal e le difficoltà di movimento hanno lasciato campo libero a Shapovalov, che non ha avuto problemi a chiudere vittoriosamente.
“Purtroppo devo convivere con il dolore” ha detto a fine match. “Faccio i complimenti a Shapovalov, io invece sono alle prese con qualcosa che devo gestire giorno dopo giorno”.
A questo punto c’è solo Parigi: non ci saranno altre partite ufficiali per Nadal, che proverà innanzitutto a riposarsi e recuperare, e poi cercare di presentarsi al Roland Garros “nelle migliori condizioni possibili”, per dirla con le parole di Paolo Lorenzi, oggi vicedirettore degli Internazionali d’Italia.
Quindi non ci sarà a Roma l’incrocio tra Djokovic e Nadal, e per Parigi le incognite sui favoriti aumentano sempre di più.
Rafael Nadal ha così commentato in conferenza stampa la sua eliminazione agli ottavi degli Internazionali di Roma: “Non sono una vittima e non voglio dare Una visione negativa della mia situazione, cerco di essere il più chiaro possibile in questo momento della mia carriera. Vivo con gli anti-infiammatori per potermi allenare, altrimenti non posso allenarmi. Poi arrivano sere come queste in cui non posso giocare. Spero che la mia testa mi permetta di accettare che i miei giorni sono così, fino a quando la mia testa mi dirà basta, che non si può vivere con così tanto dolore ogni giorno. Lo dico col cuore, gioco per essere felice, ma il dolore ti rovina la felicità, non solo per il tennis ma per la vita. Mi piace molto la competizione, ma mi dà anche molta infelicità per il dolore quotidiano. Credo che la mia testa sia preparata per accettare questa situazione. Credo che entro una settimana e mezza recupererò. Spero solo che il piede mi permetta di giocare, non chiedo altro”.