CAGLIARI – Quarantanove punti all’inizio della partita, cinquantadue alla fine. Per colmare la distanza siderale fra Inter e Cagliari non sono bastate né la stanchezza dei nerazzurri per i 120 minuti giocati contro la Juve in Coppa Italia, né la mazzata psicologica di sapere che il Milan aveva già fatto il suo dovere a San Siro contro l’Atalanta. La corsa scudetto, almeno formalmente, prosegue. Milan 83, Inter 81. Vincendo per 1-3 alla Sardegna Arena i giocatori nerazzurri hanno regalato a se stessi e ai propri tifosi la possibilità di tifare Sassuolo all’ultima giornata e aggrapparsi a una speranza sottilissima ma reale, almeno nei numeri.
A Cagliari, matematicamente non ancora retrocesso, giustamente ci speravano. Sui vialoni che separano lo stadio dal Monte Urpinu alla notizia del gol di Leao a San Siro c’è chi si è messo a strombazzare col claxon. Improbabile fossero milanisti. “Per noi se il Milan vince è meglio – spiegava fuori dalla Sardegna Arena un anziano tifoso, veterano dell’Amiscora prima e del Sant’Elia poi – l’Inter così scende in campo con la paura nelle gambe”. Non è successo. La squadra di Inzaghi ha fatto la partita che serviva, trascinata da Lautaro, che ha segnato una doppietta, e da un super Darmian. La scorsa stagione il ragazzo di Legnano contro il Cagliari segnò a San Siro, ieri si è ripetuto in trasferta, trasformando l’ennesimo bell’assist di Perisic, che Marotta e Ausilio vorrebbero tenere a Milano un paio d’anni ancora strappandolo alle sirene della Premier League.
Se nel primo tempo l’Inter ha dominato, prendendo due pali e facendosi annullare un gol, il secondo è cominciato con un botta e risposta: rete di Lautaro, replica di Lykogiannis tre minuti più tardi, complice un pressing insufficiente di Barella fischiato dai suoi ex tifosi. Nel finale a chiudere i conti ha pensato sempre il Toro, che mai aveva segnato 21 reti in un solo campionato. Lui e Dzeko, con 34 gol in due, sono nella top ten delle coppie più prolifiche d’Europa.
Ieri i giocatori nerazzurri hanno fatto a tempo a vedere in video il primo tempo della partita di San Siro, poi si sono infilati in spogliatoio, dove hanno ricevuto la notizia delle due reti milaniste. Domenica prossima succederà tutto insieme. I rossoneri in campo a Reggio Emilia, i nerazzurri in casa con la Sampdoria. Il Cagliari a Venezia contro la squadra di Soncin, già retrocessa, e la Salernitana all’Arechi con l’Udinese. Per l’Inter l’unico incastro possibile per arrivare allo scudetto sarebbe vincere con il Milan sconfitto. Il Cagliari invece è sì costretto a fare tre punti, ma in caso di pareggio a Salerno sarebbe salvo per effetto della differenza reti.
Cagliari-Inter 1-3 (0-1).
Cagliari (4-3-1-2): Cragno, Bellanova, Ceppitelli, Altare (34′ st Carboni), Lykogiannis; Marin (34′ st Baselli), Grassi, Dalbert (41′ st Pereiro), Rog (11′ st Nandez), Joao Pedro, Pavoletti (11′ st Keita). All.: Agostini.
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (25′ st D’Ambrosio); Darmian (13′ st Dumfries), Barella (13′ st Gagliardini), Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro (40′ st Sanchez), Dzeko (24′ st Correa). All.Inzaghi.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: 25′ pt Darmian, 6′ e 39′ st Lautaro, 9′ st Lykogiannis.
Recupero: 2′ e 5′.
Angoli: 5 a 2 per l’Inter.
Ammoniti: Darmian, Calhanoglu per scorrettezze .
Spettatori: 15.443.