Salernitana-Udinese 0-4: granata travolti in casa ma salvi

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SALERNO – Gli sport estremi per antonomasia sono altri, ma la fiabesca salvezza conquistata dalla Salernitana ha poco da invidiare – per le sue inedite e stupefacenti modalità – alla scalata dell’Everest o alla traversata solitaria degli oceani. A metà dicembre infatti la squadra campana era affondata in modo quasi irreparabile all’ultimo posto: con più guai che punti in classifica, alla ricerca sempre più affannosa di un nuovo proprietario e addirittura a un passo dall’esclusione in corsa dal campionato, per la sua impossibilità di rispettare tutte le scadenze.

<< La cronaca della partita >>

Invece stasera in 30 mila hanno fatto festa allo stadio Arechi nonostante il tracollo dei granata (0-4) contro l’Udinese per la matematica certezza della permanenza in Serie A, raggiunta al termine di una forsennata rincorsa. C’è voluto l’aiuto involontario del Cagliari, fermato contemporaneamente sul pareggio a Venezia. Il deus ex machina dell’impresa resta però Danilo Iervolino, 43 anni, imprenditore di Palma Campania, il cui vissuto nel calcio fino a dicembre era a malapena sufficiente per dargli la patente di tifoso del Napoli: nemmeno però di quelli praticanti. Anche per questo non c’era nulla di scontato nel percorso netto dei primi cento giorni della sua presidenza, diventati una marcia trionfale grazie agli investimenti coraggiosi (prima per rilevare il club dai trustee e poi sul mercato) e a una scelta indovinata dopo l’altra. In primis quella del direttore sportivo Walter Sabatini, che nella campagna acquisti di riparazione invernale ha rifatto di sana pianta la formazione titolare, affidando nel contempo la panchina a un professionista del “no limits” come Davide Nicola: un po’ Messner e un po’ Soldini, arrivato con le referenze per l’altro miracolo del 2017, a Crotone.

Al traguardo la Salernitana è arrivata senza forze, fisiche e nervose: paralizzandosi proprio davanti all’ultimo ostacolo. Si spiega così il crollo contro l’Udinese, che ha onorato il campionato giocando una partita corretta e dominando all’Arechi per 90′. Ma il premio per la squadra di Nicola alla fine è arrivato lo stesso, anche se ormai quasi insperato. Mancava solo una notte così, per rendere ancora più indimenticabile la rimonta dei granata.

Salernitana-Udinese 0-4 (0-3)
Salernitana (3-5-2): Belec; Gyomber (18′ st Ribery), Radovanovic, Fazio; Mazzocchi, L. Coulibaly (1′ st M.
Coulibaly), Bohinen (18′ st Kastanos), Verdi (18′ st Perotti), Ruggeri (1′ st Zortea); Bonazzoli, Djuric (1 Fiorillo, 12 Russo, 14 Di Tacchio, 22 Obi, 25 Dragusin, 28 Capezzi, 31 Gagliolo). All.: Nicola
Udinese (3-5-2) – Padelli; Becao (42′ st Benkovic), Nuytinck, Perez; Molina, Pereyra (23′ st Pafundi), Walace, Makengo, Udogie (23′ st Soppy); Nestorovski (46′ st Pinzi), Deulofeu (1′ st Samardzic). (29 Santurro, 31 Gasparini, 4 Zeegelaar, 5 Arslan, 8 Jajalo, 22 Pablo Marì, 23 Pussetto, 25 Ballarini, 28 Benkovic, 80 Pafundi, 93 Soppy). All.: Cioffi
Arbitro: Orsato di Schio
Reti: nel pt al 6′ Deulofeu, al 34′ Nestorovski, al 42′ Udogie, nel st al 12′ Pereyra
Angoli: 7-1
Recupero: 4′ e 8′
Ammoniti: Belec, Pereyra, Nicola (non dal campo).
Spettatori: 29.739

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