Ucraina-Russia, le news dalla guerra oggi: Pentagono valuta invio truppe all’ambasciata Usa a Kiev

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Sono da poco passate le due di niotte italiane quando il Wall Street Journal anticipa che il Pentagono starebbe pensando di inviare truppe americane in Ucraina a Kiev a protezione dell’ambasciata americana. L’eventuale presenza di truppe Usa in territorio di guera segnerebbe un’escalation rispetto alla promessa iniziale di Biden che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.

05.15 Fregata russa Makarov verso il Mar Nero

La fregata russa Admiral Makarov ha lasciato Sebastopoli e si dirige verso le posizioni nel Mar Nero. Lo rende noto l’esercito ucraino, citato dal Kyiv Independent. Il comando operativo ‘Sud’ ritiene che tale spostamento aumenti la probabilità di attacchi missilistici contro l’Ucraina.

03.02 Borrell: il momento di implementare la difesa Ue è adesso

“L’invasione russa dell’Ucraina ha stimolato l’urgenza di aumentare la nostra spesa per la difesa. Il momento di implementare la difesa europea è adesso”. Lo afferma l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell. La guerra scatenata da Mosca “è stata un campanello d’allarme per la sicurezza e la difesa dell’Unione Europea – scrive Borrell sul suo blog -. A causa di investimenti insufficienti, le capacità di difesa di cui disponiamo non corrispondono a quelle di cui abbiamo bisogno per le minacce che dobbiamo affrontare. I rapporti dell’Agenzia europea per la difesa (Eda) ci mettevano già in guardia, ma prima dell’inizio della guerra non c’era un comune senso di urgenza per aumentare la spesa per la difesa. Ora il problema non è solo spendere di più, ma spendere insieme, perché questo è l’unico modo per spendere meglio”.

02.49 Ivanka Trump dai rifugiati in Polonia

Ivanka Trump è andata in Polonia per incontrare i rifugiati ucraini e ha condiviso sui suoi account social foto della sua missione in cui abbraccia mamme e bambini o serve cibo alle famiglie in fuga dalla guerra. La figlia dell’ex presidente Usa, riporta il Washington Post, è andata in Polonia con la no profit CityServe e a Cracovia e Varsavia ha incontrato leader religiosi che aiutano i rifugiati. Su Twitter e Instagram ha detto di essere grata “per l’opportunità di testimoniare l’amore, la forza e la resilienza di queste famiglie”.

02.24 Pentagono valuta invio truppe ad ambasciata Usa

Il Pentagono e il dipartimento di Stato americano stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell’ambasciata Usa a Kiev. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post confermando le anticipazioni del Wall Street Journal. “Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza” della sede diplomatica in Ucraina “ma non è stata presa nessuna decisione”, ha sottolineato Kirby.

La proposta non è ancora stata presentata al presidente americano Joe Biden, sottolineano le fonti. Se la decisione dovesse essere presa, la presenza di truppe Usa in Ucraina segnerebbe un’escalation rispetto alla promessa iniziale di Biden che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.

02.19 Onu, con Ucraina superata soglia di 100 milioni di sfollati nel mondo

L’invasione russa dell’Ucraina ha spinto per la prima volta il numero di persone sfollate in tutto il mondo sopra la soglia dei 100 milioni, avverte l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).

“La cifra di 100 milioni di persone è allarmante e preoccupante. E’ una cifra che non avrebbe mai dovuto essere raggiunta”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi.
Secondo l’agenzia Onu, alla fine del 2021 gli sfollati nel mondo erano circa 90 milioni, soprattutto a causa delle violenze in Etiopia, Burkina Faso, Birmania, Nigeria, Afghanistan e Repubblica Democratica del Congo. Nel caso dell’Ucraina, invasa dalle truppe russe il 24 febbraio, più di 8 milioni di persone sono dovute fuggire in altre zone del Paese e, più di sei milioni di rifugiati hanno attraversato i confini.

(ansa)

01.08 Zelensky: relazioni con la Polonia finalmente sincere

Le relazioni ucraino-polacche poggiano “finalmente su basi completamente chiare e sincere, senza alcun litigio o vecchio conflitto”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso, dopo aver accolto ieri a Kiev il suo omologo polacco Andrzej Duda.

In riconoscimento di una legge in Polonia che offre agli ucraini le stesse opportunità dei polacchi, Zelensky ha affermato che l’Ucraina sta preparando un disegno di legge simile per i polacchi. “Possano i cittadini polacchi non dover mai usare una legge del genere – ha detto il presidente ucraino.

Ma mostriamo così la nostra gratitudine e il nostro rispetto. E voglio anche che faccia parte della nostra nuova politica di vicinato. Dobbiamo risolvere le controversie e rimuovere il peso del passato dalle nostre attuali relazioni con tutti i vicini dell’Ucraina che ci rispettano e non sono occupanti del nostro Stato”.

Zelensky ha anche affermato che la nuova decisione di introdurre controlli doganali congiunti con la Polonia sta “rivoluzionando” il confine dei paesi ed è un passo verso l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. “Ciò accelererà notevolmente le procedure di frontiera. Eliminerà la maggior parte dei rischi di corruzione. Ma è anche l’inizio della nostra integrazione nello spazio doganale comune dell’Unione Europea. Questo è un vero processo storico”.

(ansa)

00.36 Kiev: nessuna concessione territoriale alla Russia

Il consigliere di Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak,  in un’intervista alla Reuters ripresa da Ukrinform ha ribadito che Kiev non è disposta a fare concessioni territoriali.
“La guerra non si fermerà (dopo qualsiasi concessione). Sarà solo messa in pausa per un pò di tempo. Dopo un pò, con rinnovata intensità, i russi costruiranno le loro armi, rafforzeranno la manodopera e lavoreranno sui loro errori, si modernizzeranno un pò, licenziando molti generali. E cominceranno una nuova offensiva, ancora più sanguinosa e su larga scala”, ha detto. “Le forze russe devono lasciare il Paese e dopo sarà possibile la ripresa del processo di pace”, ha sottolineato. Secondo Podolyak un cessate il fuoco immediato, invocato da alcuni paesi occidentali, che manterrebbe le forze russe nei territori occupati dopo il 24 febbraio, farebbe solo il gioco del Cremlino.

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