730 precompilato, scadenze e istruzioni per le modifiche. Un giorno di tempo per avere il rimborso già a luglio

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Corsa contro il tempo per chi vuol avere il rimborso Irpef nella busta paga di luglio. La dichiarazione precompilata, infatti, in questo caso dovrà essere inviata entro il 31 maggio, ma le modifiche e l’invio saranno possibili solo da questa data. Fino a quel momento non si può fare altro che consultare i dati e verificare se si possono o meno inserire delle spese, o se le voci mancanti sono indetraibili. Ecco alcune indicazioni in risposta a dubbi segnalati dai lettori.

730 precompilato, lo speciale: tutto quello che c’è da sapere

Spese per la casa non utilizzate

Tutte le spese per i bonus casa sostenute nel 2021 con i bonifici dedicati sono indicate solo nelle note, le spese non indicate nelle note sono invece indetraibili in quanto evidentemente sostenute senza il bonifico dedicato. Quando il dato è presente ma risulta la dicitura “non utilizzato” si tratta di spese per le quali l’Agenzia non può verificare la presenza di tutte le condizioni per la detrazione, ad esempio in caso di comproprietà. Lo stesso per gli interventi sulle parti comuni in caso di condominio minimo senza codice fiscale quando i pagamenti sono stati effettuati da uno dei proprietari. Da inserire poi le spese per i mobili e gli elettrodomestici. Per questi non è obbligatorio inviare la comunicazione all’ENEA in quanto, come indicato a pg 78 delle istruzioni al modello 730 “La mancata o tardiva trasmissione delle informazioni non comporta la perdita del diritto alla detrazione.” Il bonus mobili non spetta in caso di Superbonus.

Spese sanitarie non presenti

Niente detrazione per le spese mediche quando ci sono voci non precaricate. Tra queste, oltre ai parafarmaci, ci sono in particolare le spese effettuate in strutture private e pagate in contanti. A partire dal 2020, infatti, tutti gli operatori sanitari sono tenuti a comunicare anche la modalità con cui è avvenuto il pagamento. Quindi in caso di strutture private nella precompilata si trovano solo le spese sostenute con strumenti tracciabili. Per le altre l’agevolazione non spetta. Detraibili invece le prestazioni pagate in contanti presso strutture pubbliche o convenzionate, compresi i ticket e i certificati del medico di base per la pratica sportiva o altro.

I dispositivi medici senza prescrizione

Allo stesso modo sono detraibili i dispositivi medici anche se pagati in contanti e acquistati al di fuori delle strutture sanitarie. Tra queste voci rientrano ad esempio anche i materassi ortopedici e antidecubito. In questo caso per poter detrarre la spesa oltre al documento fiscale (scontrino parlante o fattura) è necessario conservare la documentazione dalla quale risulta che il prodotto acquistato ha la marcatura CE. Per tutti i dispositivi medici non è richiesta la prescrizione.

Controlli

In caso di modifiche a partire da quest’anno i controlli potranno essere effettuati solo sui documenti di spesa aggiunti, e non su quelli già precaricati dalle Entrate. Tra questi rientrano, ovviamente, anche quelli che appaiono solo nelle note.

Rimborsi e pagamenti

Il 730 può essere inviato entro il prossimo 30 settembre. Per chi invia il modello entro maggio eventuali pagamenti e rimborsi saranno effettuati direttamente nella busta paga di luglio. In caso di pensionati, invece, il conguaglio è sulla pensione di agosto. Per i modelli inviati da giugno in poi i conguagli saranno effettuati a partire dal secondo mese successivo a quello di invio della precompilata. Quindi chi aspetta settembre avrà i conguagli a novembre, sia in caso di modello a credito che a debito, insieme all’eventuale secondo acconto dovuto.

Il 730 senza sostituto d’imposta

Chi ha avuto un contratto a termine e non ha più un datore di lavoro può presentare il 730 con l’opzione “senza sostituto”. Se è a debito il pagamento va effettuato entro il 30 giugno, oppure entro il 30 luglio con la maggiorazione dello 0,40%. E’ possibile versare le somme dovute con il modello F24, che viene reso disponibile già precompilato una volta pronta la dichiarazione. Per chi invece è a credito il rimborso viene effettuato direttamente dalle Entrate generalmente entro un massimo di sei mesi.

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