La Lega vista e guidata dall’esterno. È un po’ questa la nuova strategia di Matteo Salvini che, per tentare di guadagnare punti preziosi in vista delle elezioni Politiche del 2023, ha deciso di affidare a consulenti esterni le strategie per portare avanti idee e programi del partito. Un modus operandi che, però, non sembra piacere a molti dirigenti leghisti che, ad esempio non hanno nascosto il loro disappunto e le perplessità per la decisione (poi annullata) di Salvini di volare a Mosca per incontrare Lavrov e alti rappresentati del Cremlino nel tentativo di portare avanti una trattativa per la pace in Ucraina. A programmare il viaggio e consigliare il leader del Carroccio è stato Antonio Capuano, “avvocato di alcune ambasciate” (come lui stesso si definisce) e consulente per l’estero del senatore. Ma non è l’unica new entry del cerchio magico del leghista.
Salvini e il viaggio a Mosca, anche la Lega in rivolta: “C’è un nuovo consulente, Matteo ha deciso con lui”
di
Emanuele Lauria
Il docente di diritto privato ed ex parlamentare con Alleanza nazionale e Pdl, Giuseppe Valditara è stato scelto da Salvini per dare vita a un contenitore di nuove idee da cui il partito possa attingere. Valditara è infatti il creatore di Liberal 150, un think thank liberal-conservatore che consiglia il leader del Carroccio non solo in materia di politica estera, ma anche rispetto a temi come la scuola e l’intelligenza artificiale. Per l’ideazione di slogan e frasi ad effetto a prendere il posto, dopo gli scandali che lo hanno colpito, dell’ideatore de “La Bestia” Luca Morisi, è stato Andrea Paganella, già capo segreteria di Salvini quando era ministro dell’Interno durante il governo Conte. E tra le vecchie conoscenze del leghista c’è anche l’attuale consulente esterno Alessandro Amadori, ex sondaggista e nuovo componente del cerchio magico del capo del partito.
Capuano: “Putin ci aspetta siamo pronti a sottoporgli il nostro piano per la pace”
di
Emanuele Lauria