Maturità 2022, due scritti e un orale: ecco come sarà l’esame

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In due anni il mondo è cambiato, e dopo aver insegnato a noi e a loro studenti a vivere – peggio – con un virus, è precipitato in una guerra in Europa. Con questo sfondo storico, geografico, sociale i ragazzi del 2003, quelli che il prossimo 22 giugno approderanno alla Maturità del 2022 con tanta Dad in corpo e una richiesta fisiologica di umana comprensione, si cimenteranno con l’Esame di Stato. Saranno in 488.965, con la crisi demografica che li ha scortati all’appuntamento come fosse un nuovo compagno, e dopo due stagioni torneranno alla formula d’esame conosciuta: due scritti e un orale.

Sì, dopo un ripensamento di inizio 2022 da parte del ministro Patrizio Bianchi, tornano i due scritti. Solo la prova di Italiano, però, sarà nazionale. Uguale per tutti. Il secondo scritto, nelle discipline di indirizzo, sarà scelto a livello di ogni istituto e avrà un peso minore: 10 punti. Questa è stata la modifica ulteriore del ministero di fronte alle contestazioni serrate degli studenti organizzati e alle indicazioni della commissione Istruzione e Cultura al Senato, che ha fatto proprie le convinzioni di una rappresentanza estesa di intellettuali del Paese.

Il ministro ha così spiegato le sue scelte finali, il ministro: “I ragazzi faranno una prova di Italiano per poter esprimere se stessi e una prova di indirizzo che terrà conto delle effettive situazioni che si sono realizzate localmente”.

La prima prova

La prima prova scritta nazionale di lingua italiana sarà mercoledì 22 giugno: 6 ore di tempo per affrontare il tema nelle forme di analisi del testo già previste con le tracce del 2019, prima della sospensione dovuta alla pandemia. “La prova consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico”, spiega l’ordinanza. Saranno proposte sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

La seconda prova

La seconda prova scritta, non più nazionale, si terrà giovedì 23 giugno: Latino per il liceo classico, Matematica per lo scientifico. Le materie di indirizzo saranno la seconda prova ai tecnici e professionali e hanno carattere pratico: per esempio, Economia aziendale per l’Istituto tecnico-economico indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, Igiene e cultura medico-sanitaria per l’Istituto professionale indirizzo “Servizi socio-sanitari”. Ai professionali la prova avrà carattere pratico. Le sottocommissioni di ogni istituto elaborano collegialmente, entro il 22 giugno, tre proposte di tracce, sulla base delle informazioni contenute nei documenti dei consigli di classe. Tra queste proposte viene sorteggiata quella da svolgere nel giorno dello svolgimento della seconda prova scritta.

Il colloquio

Il colloquio si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) e sottoposto al candidato. Non ci sarà più la tesina, gradita agli studenti, o un elaborato da presentare.  Nella predisposizione dei materiali e nell’assegnazione ai candidati – spiega l’ordinanza – la sotto commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze realizzati, con riguardo alle iniziative di individualizzazione e personalizzazione eventualmente intraprese nel percorso di studi.

Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica. Analizzerà, poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

Nel colloquio l’articolazione dello studente dovrà essere “equilibrata nelle diverse fasi”; devono essere coinvolte le diverse discipline; deve essere evitata una rigida separazione tra le materie. I commissari potranno chiedere una discussione delle prove scritte.

Se i maturandi risultano malati, o hanno gravi impedimenti, potrà essere svolto in videoconferenza. In ogni giornata potranno sostenere il colloquio non più di cinque candidati.

Il punteggio

La versione definitiva dell’ordinanza Maturità prevede 50 punti per il percorso realizzato nel triennio e 50 per le prove (15 per il tema di Italiano, 10 per la seconda prova e 25 per l’orale).

Invalsi e Pcto

Pe il giudizio all’Esame di Stato non si tiene conto delle prove Invalsi e non sarà necessario aver svolto tutte le ore previste della vecchia Alternanza scuola lavoro, oggi Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Anche per quest’anno il ministero continua sulla strada tracciata: i percorsi di scuola lavoro non saranno obbligatori per l’ammissione all’Esame di Stato, ma saranno oggetto di confronto con la commissione all’orale.

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