Modena, grave il bimbo di 13 mesi caduto dalla finestra. La babysitter in carcere sotto choc

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BOLOGNA – Restano gravi ma stabili le condizioni del bimbo di 13 mesi caduto ieri (31 maggio) da una finestra del secondo piano a Soliera, in provinica di Modena. Il piccolo è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore di Bologna.

Per quello che secondo gli inquirenti non è un incidente, è in carcere la babysitter che ieri era in casa con lui. Si chiama Monica Santi, ha 32 anni, è di Carpi ed è accusata di tentato omicidio. Interrogata dopo i fatti, ancora sotto choc, non ha saputo dare una spiegazione dell’accaduto, come ha spiegato la sua avvocata Francesca Neri: “Si trova in uno stato confusionale, non si rende conto di quello che è successo. E’ stato impossibile fornire una ricostruzione fattuale di quanto è successo”. Ora la donna è detenuta al Sant’Anna di Modena. Probabilmente domani si terrà l’udienza di convalida.

Modena, bimbo di 13 mesi cade da tre metri: è grave. Fermata la babysitter

31 Maggio 2022

“Per fortuna in casa c’era anche la donna delle pulizie”, ha detto ieri sera la nonna del bimbo caduto dalla finestra. Alla domanda se questa donna possa aver visto cosa è accaduto, la nonna ha detto: “Ci sono indagini in corso”. E sul nipotino ha aggiunto: “Il bimbo è in terapia intensiva, è stato stabilizzato ma è grave. Speriamo bene”.

La famiglia del bambino aspetta notizie fuori dall’ingresso del reparto di Rianimazione del Maggiore. Diversi i parenti presenti fra cui il padre. “Non vogliamo giornalisti qua, rispettate la nostra scelta”, dice la famiglia in modo categorico.

“Sono sceso in strada per far passeggiare il cane, ho visto il trambusto, delle donne che urlavano, una aveva in braccio il bambino, era riverso, sembrava un bambolotto”. Questo il drammatico racconto all’Agi di Mario, che abita in un palazzo di fronte alla villetta dove vive la famiglia del bambino. Sono stati i vicini, infatti, a dare l’allarme. “Poi è arrivata la mamma, urlava, una scena indescrivibile, l’ambulanza non arrivava, poi l’abbiamo vista arrivare”, racconta ancora Mario. “Mai vista una tragedia simile – aggiunge Sabrina, anche lei residente nelle zona  – io sono arrivata in serata, ma mia mamma questa mattina ha visto tutto, è rimasta turbata. Non sappiamo cosa pensare: qui è una zona residenziale, è tutto molto tranquillo, c’è il parco dove passeggiano i cani e dove si fanno le feste d’estate, la pista cliclabile; la famiglia è nuova della zona, sono arrivati un paio di mesi fa, avevano appena ristrutturato la casa, è quella con gli infissi moderni. La babysitter non la conosciamo. E’ gente che sta bene, la famiglia gestisce dei supermercati, il nonno è un noto commercialista della zona”.

Quasi senza parole e turbati i vicini di casa, che abitano in un’altra villetta poco distante. “Non sappiamo cosa dire, una tragesia assurda – racconta Cinzia – il bambino lo vedevamo sempre qui davanti a passeggio, ora non c’è più: speriamo torni presto a casa”.

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