Quirinale, al concerto del 2 giugno non invitati gli ambasciatori russo e bielorusso

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Stasera al Quirinale, al tradizionale concerto del 2 giugno per le alte cariche e gli ambasciatori, due sedie rimarranno vuote: quella dell’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, e quella del rappresentante bielorusso. Non sono stati invitati. E’ il frutto di una decisione presa a maggio a Bruxelles dai diplomatici europei. Tra le varie sanzioni era stata raccomandata come misura anche quella di non coinvolgere, a seguito dell’invasione dell’Ucraina, le rappresentanze diplomatiche dei due paesi in occasione delle feste nazionali. Una decisione a cui ora il Quirinale si è conformato.

Alla cerimonia di questa sera, alle 18.30, dopo un discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci sarà un concerto eseguito dall’orchestra del teatro “La fenice” di Venezia diretta dal maestro Myung Whun Chung. Non ci saranno – come negli anni precedenti la pandemia – i leader e i rappresentanti politici – tranne le alte cariche – a causa delle misure anti-covid. Domani invece torna la parata ai Fori imperiali. Nel pomeriggio saranno aperti i giardini del Quirinale, ma l’ingresso sarà a inviti: il Quirinale ha deciso quest’anno di invitare duemila cittadini, persone con fragilità rappresentate dalle associazioni a carattere nazionale.

Gli invitati saranno circa 2.300 divisi in turni per permettere a tutti gli invitati di muoversi con adeguati livelli di sicurezza. L’individuazione degli ospiti è stata curata dalla Regione Lazio, da Roma Capitale e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale.
 

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