Appuntamento al Senato, ore 9.30, e solo domani alla Camera. Ma già oggi tutto sarà più chiaro. Non c’è una soluzione fuori dal Parlamento, non per il governo Draghi. Lo ha chiesto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando ha respinto le dimissioni di Mario Draghi, dopo l’Aventino dei senatori 5s sul decreto Aiuti. Sei giorni dopo, tra polemiche e trattative, il premier riferisce in Parlamento. E ha pronti due discorsi.
Le comunicazioni del premier Draghi sono previste per le 9.30, a cui seguirà il dibattito e intorno alle 19.30 un voto di fiducia che definirà il futuro del governo, o la definitiva crisi. Anche se i numeri non sembrano essere in discussione, sarà chi voterà a fare la differenza. E quindi occhi puntati sulle parole dei leader di Palazzo Madama, dove potrebbe uscire una nuova maggioranza senza M5s (o senza una parte del Movimento).
Due ore con Letta, un’ora con il centrodestra: gli incontri di Draghi della vigilia
La ricomposizione, se ci sarà, di una maggioranza – e di quale maggioranza – per Mario Draghi è passata da giorni di contatti tra i partiti e con i partiti. Il premier ieri ha visto in mattinata il segretario Pd Enrico Letta per due ore e in serata – dopo le polemiche per l’incontro con Letta – per un’ora ha incontrato i rappresentanti di centrodestra Tajani (Fi), Salvini (Lega) e i leader centristi di Noi con l’Italia e Udc, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa.
06:14
Fiducia, Mario Draghi in aula al Senato alle 9.30
Inizia dal Senato il redde rationem nel governo. Un Draghi semi-dimissionario (Mattarella le ha respinte e gli ha chiesto di presentarsi in aula) arriva a Palazzo Madama. Attesa per cosa dirà alle 9.30 e poi attesa per gli interventi dei leader dei partiti. Se oggi ci sarà una schiarita sul governo e se il m5s non votasse la fiducia, domani a Montecitorio potrebbe andare in scena invece la resa dei conti nel Movimento, con una nuova fuoriuscita di grillini, guidati dal capogruppo Crippa.
06:00
I dossier a rischio con la crisi di governo
Sono molti i dossier che potrebbero subire uno stop o un rallentamento dai diversi esiti che potrebbe avere una crisi di governo, dal Pnrr alle misure per aiutare famiglie e imprese sulle bollette, mentre è arrivata una mini proroga dello sconto di 30 centesimi su carburanti. Ma le fibrillazioni della politica, con gli assetti di maggioranza e opposizione che si delineeranno dopo l’intervento del premier Draghi, possono cambiare anche il destino di altri provvedimenti all’esame del Parlamento. Dal Pnrr alle pensioni, dallo ius scholae alla cannabis, fino ovviamente alla manovra in autunno. Che se si andasse al voto anticipato dovrebbe essere affrontata dal nuovo governo con tempi strettissimi.
05:48
Seguire la crisi in tv o in radio: gli appuntamenti di oggi
Oltre alla diretta di Repubblica, su questa pagina, per chi fosse interessato a seguire la giornata della crisi in tv o in radio può contare su vari appuntamenti. Per ‘prepararsi’, si può ascoltare Radio anch’io, condotto da Carlo Albertazzi su Rai Radio 1 dalle 7.30 alle 9. L’all news SkyTg24 seguirà la giornata con continui aggiornamenti dalle 7 alle 20, mentre RaiDue dedicherà alla crisi la puntata di “Tg2 Italia”, la rubrica di attualità condotta da Marzia Roncacci in diretta dalle 10 alle 11 su Rai 2, a cui seguirà la diretta video del Senato fino alle 12.15 (e poi di nuovo alle 17.50). RaiUno seguirà con una lunga diretta dalle 9 alle 12 e alle 15 alle 20. Finestre informative anche su RaiTre, a partire dalle 9.30 e poi alle 12.15 e alle 15.