Anche Brunetta lascia Forza Italia: “Vertici appiattiti sui sovranisti”. E Mara Carfagna prende le distanze: “Avviare riflessione politica”

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Forza Italia non regge davanti alla fine del governo Draghi. La mancata fiducia all’esecutivo provoca uno scossone dentro il partito di Silvio Berlusconi che ieri ha seguito Matteo Salvini, voltando le spalle al premier. Dopo le dimissioni di Maria Stella Gelmini, ministra per gli affari regionali, oggi a sbattere la porta è Renato Brunetta, titolare della pubblica amministrazione, da tempo uno dei forzisti più vicini a Draghi. In serata anche Mara Carfagna, l’altra ministra berlusconiana al governo, annuncia di voler “prendere le distanze” dal suo partito e di voler avviare “una serie riflessione politica”. Pure Andrea Cangini annuncia: “Sono consapevole del fatto che, rinnovando la fiducia al presidente del Consiglio Mario Draghi in coerenza con quanto detto e fatto da Forza Italia fino a due giorni fa, mi sarei messo automaticamente fuori dal partito…nelle prossime ore formalizzerò le dimissioni dovute”.

(contenuti aggiornati al 21 luglio 2022)

“Non sono io che lascio – le parole che Brunetta affida a una nota – ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia”. Poi spiega i motivi della decisione: “Non votando la fiducia a Mario Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l’europeismo, l’atlantismo, il liberalismo, l’economia sociale di mercato, l’equità. I cardini della storia gloriosa del Partito popolare europeo, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell’agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr”.

In Transatlantico, alla Camera, Brunetta ha salutato gli eletti di Forza Italia, abbracciandoli. Nella sua durissima nota si dice “fiero di aver servito l’Italia da ministro di questo Governo”. Poi riserva parole amare rivolte a chi ha provocato la crisi. “Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di anteporre l’interesse di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave. I vertici sempre più ristretti di Forza Italia si sono appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull’altare del più miope opportunismo elettorale. Io rimango dalla stessa parte: dalla parte dei tanti cittadini increduli che mi stanno scrivendo e chiamando, gli stessi che nei giorni scorsi si sono appellati a Draghi perchè rimanesse alla guida del Governo. Io non cambio è Forza Italia che è cambiata”, insiste Brunetta

Ora si aprono scenari nuovi in vista delle elezioni. Brunetta promette impegno per portare avanti le istanze del premier “perchè la sua cultura, i suoi valori e le sue migliori energie liberali e moderate non vadano perduti e confluiscano in un’unione repubblicana, saldamente ancorata all’euroatlantismo. Perchè dobbiamo contrastare la deriva di un sistema politico privo degli anticorpi per emanciparsi dal populismo e dall’estremismo, piegato a chi lavora per modificare gli equilibri geopolitici, anche indebolendo l’alleanza occidentale a sostegno dell’Ucraina. E’ una battaglia per il futuro – conclude – che coincide con la difesa della mia storia, e di quella di Forza Italia”

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