Omicron 5, quando è meglio fare il tampone per trovarla e come si cura

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Tamponi e cure, sono le chiavi per affrontare l’ondata di Omicron 5, che finalmente è in calo ma provoca ancora un alto numero di contagi.

I test migliori

I tamponi sono efficaci per intercettare Omicron 5 ma le varie tipologie di esami hanno sensibilità diverse. I più efficaci sono i molecolari, quelli che richiedono un laboratorio. Per quanto riguarda i rapidi, hanno un margine di errore del 30-40% anche se fatti bene. Meglio vanno quelli di terza generazione, di solito usati nelle farmacie e non a casa.

Il boom del fai da te

Sono tantissimi a farsi il test da soli a casa e una parte di queste persone se risultano positive non si recano in farmacia, dal medico o alla Asl per fare un esame di conferma. Accade perché magari non vogliono stare una settimana in isolamento obbligatorio e poi aspettare la negatività.

Quando fare il test, mai troppo presto

Capita che qualcuno non si trovi positivo quando ci sono i sintomi ma successivamente. Secondo alcuni esperti succede perché in molti sbagliano a fare il tampone a casa, magari perché non fanno il prelievo abbastanza in profondità nel naso. Non è quindi una caratteristica di Omicron 5 quella di manifestarsi solo quando i sintomi sono passati. C’è poi chi si testa subito dopo un contatto a rischio, cioè troppo presto. Prima che l’infezione sia rilevabile deve passare un po’ di tempo dal contagio. Almeno un giorno.

I problemi del sommerso

I casi che restano sommersi sono tanti quanti quelli ufficiali, cioè circa 1,4 milioni. Metà di questi sono asintomatici, gli altri persone che hanno fatto il test solo a casa. Questo comportamento da una parte non permettere di avere dati certi sulla circolazione del virus ma può anche precludere, a chi è fragili, la possibilità di curarsi con gli antivirali, che funzionano se fatti molto rapidamente. Se il tampone non è ufficiale, infatti, il medico non sa niente e non può prescrivere gli antivirali.

Le terapie per i casi non gravi

La stragrande maggioranza di coloro che prendono Omicron 5 hanno sintomi leggeri. Magari un po’ di febbre e mal di gola. Per queste persone è consigliato un antipiretico come il paracetamolo se la temperatura sale oltre i 38 gradi. Per i dolori i medici prescrivono un anti infiammatorio, cioè l’ibuprofene.

Come si curano i pazienti a rischio

Per chi è a rischio perché è anziano o ha malattie croniche ci sono gli antivirali. Si tratta di farmaci che funzionano solo se dati molto rapidamente, al massimo entro 5 giorni dal tampone positivo. Deve essere il medico a dire quali dei suoi assistiti possono prendere gli antivirali, valutando interazioni con altri medicinali già assunti dal paziente ed effetti collaterali. Si possono anche prescrivere gli anticorpi monoclonali ma di quelli disponibili solo uno sarebbe efficace con Omicron 5.

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