Elezioni politiche 2022: Letta in direzione del Pd: “Noi o Meloni, non ci sarà pareggio”. Centrodestra: scontro sul leader. Salvini insiste: “Chi prende un voto in più sceglie, vince, governa”

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A 60 giorni dalle elezioni politiche, domina il tema del rebus delle alleanze. Da una parte il diktat della leader di FdI Giorgia Meloni che chiede alla sua coalizione di stabilire subito le regole per definire il futuro premier. Dall’altra il confronto nel centrosinistra che potrebbe spingere a un’intesa il segretario del Pd Enrico Letta e quello di Azione Carlo Calenda. Questa mattina nella direzione del Pd Letta è intenzionato a farsi dare un mandato a trattare con tutte le forze alleabili. A seguire un possibile incontro con Calenda. Mentre questa sera Renzi potrebbe convocare i suoi parlamentari e annunciare la corsa in solitaria.

09:27

Letta: “Con la destra al governo indietro sul green deal”

Bisogna evitare “un’Italia che si trovi a essere con un governo alleato a quelli ungherese e polacco, finendo per avere come obiettivo principale affossare il green deal e tornare indietro sulle scelte fondamentali che stiamo facendo a livello europeo” in tema di ambiente. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nella relazione alla direzione nazionale, in corso alla Camera. “Le destre italiane sono state tutte a difesa del nero fossile”.

09:26

 Letta: “La scelta è tra noi e Meloni, nessun pareggio”

“Mai come questa volta, mai come in queste elezioni, credo dal ’48 ad oggi, il voto italiano sarà così determinante sugli equilibri europei. Il pareggio non è contemplato in questa legge elettorale e sappiamo che con questa legge e in questa Europa, o vince l’Europa comunitaria del Next generation Eu, dell’Erasmus e della speranza, oppure vince l’Europa di Orban, Vox e Marine Le Pen. Non ci sono terze opzioni. La scelta è tra noi e Meloni, gli italiani devono averlo chiaro”, ha detto Enrico Letta parlando alla direzione nazionale del Pd allargata ai gruppi parlamentari.

09:14

Salvin: “Brunetta e Gelmini non rispettano gli elettori”

Salvini in radio parla di brunetta e Gelmini: “Mi stupisce che gente eletta con il centrodestra, che ha governato per il centrodestra fino a ieri poi, allegramente, come Brunetta e Gelmini, dicono vado a sinistra. Io ho la stessa tessera di partito da 30 anni. Non mi piacciono quelli che passano dal Milan all’Inter, dalla Roma alla Lazio, da destra a sinistra. Quelli che cambiano partito da sera a mattina non rispettano gli elettori”, ha commentato a Rtl 102.5.

09:13

Salvini: “Non mi accontento di meno del 20 per cento per la Lega”

Alle elezioni, per la Lega, “non mi accontento di meno del 20%, ci arriviamo”, ha detto ancora Matteo Salvini a Rtl 102.5.

09:07

Salvini: “Premier? Inviterò Berlusconi e Meloni a parlare di temi”

“Meno tempo si passa a litigare e meglio è. Nella riunione di domani inviterò Berlusconi e Meloni a parlare di temi, a concentrarsi su una idea di Italia, li inviterò a concentrarci su cosa faremo dal 26 settembre”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega, ai microfoni di Rtl 102.5 “Sceglieranno gli italiani – ha affermato – non vedo perché mettere in discussione alleanze, programmi. Chi prende un voto in più vince, sceglie e governa. Non capisco il problema. Il centrodestra è finalmente compatto dopo tre anni – ha aggiunto – non capisco perché tascorrere le giornate a discettare di leadership, colleghi, candidature. È tempo perso”.

09:01

Salvini: “Chi prende un voto in più sceglie, vince, governa”

“Meno tempo si passa a litigare e meglio è, sceglieranno gli italiani, che votano il 25 settembre, chi prende un voto in più sceglie, vince, governa. Non capisco dove stia il problema – ha detto Matteo Salvini a Rtl 102.5 replicando alle richieste di Giorgia Meloni sulla premiership – Passare giornate a discutere sulla leadership e le candidature è tempo perso”, ha spiegato il leader della Lega.

08:54

Carfagna lascia Forza Italia: “Sconfitta bruciante”

“Tirerò le somme a breve. La riflessione che sto facendo parte da due dati di fatto: gli applausi di Putin alla crisi e le centinaia di messaggi di sindaci e imprenditori che da giorni mi dicono ‘ma siete impazziti?'” – dice la ministra Mara Carfagna in un’intervista a Repubblica – Per quattro anni mi sono battuta all’interno del partito per difendere la sua collocazione europeista, occidentale e liberale, dall’abbraccio del sovranismo. Una parte considerevole di Forza Italia la pensava allo stesso modo. Siamo stati sconfitti, più volte, l’ultima in modo bruciante: neppure consultati sulla crisi del governo di salvezza nazionale che noi stessi avevamo voluto. Ora mi chiedo: ha un senso proseguire una battaglia interna? O bisogna prendere atto di una scelta di irresponsabilità e instabilità, fatta isolando chi era contrario, e decidere cosa fare di conseguenza?” aggiunge Carfagna.

(ansa)

08:41

Alle 9 la direzione del Pd

Questa mattina alle 9 si tiene la direzione del Pd nell’auletta dei gruppi di Montecitorio. Al centro il tema delle alleanze. Letta chiederà un mandato per trattare con tutte le forze che potrebbero allearsi ai dem per battere la destra.

08:37

Berlusconi: “La presidenza del Senato non mi interessa, tema premiership non mi appassiona”

Quello del candidato premier è “un tema che non mi appassiona. Non mi sembra che a sinistra abbiano indicato alcun candidato”. Lo dice Silvio Berlusconi al ‘Corriere della sera’, spiegando: “Io non riesco ad appassionarmi a questo problema, e non credo appassioni gli italiani. Agli italiani interessano le nostre proposte per uscire dalla crisi, per dare speranze ai giovani e sicurezza agli anziani, per ridurre le tasse e creare occupazione, per tagliare la burocrazia, per difendere l’ambiente”.

Il leader di FI risponde sul fatto che gli sarebbe stata offerta la presidenza del Senato come ‘ricompensa’ per la caduta del governo Draghi: “Ricompensa ? Vuole scherzare? Io non ho bisogno di alcuna ricompensa?”, replica aggiungendo: “Naturalmente chi ha voluto indicarmi per la seconda carica dello Stato ha compiuto un atto di riguardo e di amicizia nei miei confronti che apprezzo particolarmente. Devo però aggiungere che non sono in alcun modo interessato a quel ruolo”.

Berlusconi, tra l’altro, spiega: “Giorgia Meloni sarebbe un premier autorevole, con credenziali democratiche ineccepibili, di un governo credibile in Europa e leale con l’Occidente. Allo stesso modo lo sarebbero Matteo Salvini, o un esponente di Forza Italia”.

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