Le ombre russe da scacciare con sarcasmo, la paura del boomerang balneare, l’appuntamento con la festa della fidanzata. Un tranquillo (si fa per dire) week-end di mezz’estate si trasforma in una gimcana per Matteo Salvini, sull’asse fra Firenze e Milano Marittima. Questa improvvisa campagna elettorale d’agosto costringe il leader della Lega a dividersi fra pubblico e privato, in una corsa a perdifiato. La notizia è che la tradizionale festa di Cervia, zona Papeete, è cominciata con gli assi dello sport sul palco, da Arrigo Sacchi a Beppe Marotta, ma senza il Capitano per antonomasia. Salvini, appunto. Che quest’anno farà giusto un salto nel luogo da dove nel 2019 cominciò la demolizione del governo gialloverde e dove nel 2021 iniziò a sparare ad alzo zero sugli alleati dell’unità nazionale: “Conte odia Draghi e Letta gli fa da palo”, disse.
No, stavolta sarà tutto diverso: il capo del Carroccio arriverà solo domenica pomeriggio, assisterà assieme al segretario romagnolo della Lega Jacopo Morrone all’esibizione delle Frecce tricolori a Bellaria e in serata farà l’intervento programmato alla tradizionale convention leghista in riva al canale. Poi il soggiorno in un hotel diverso dal solito, quello a ridosso del Papeete, e l’indomani via per proseguire altrove il tour in vista del voto. Incredibile dictu: è probabile, affermano i suoi, che Salvini neppure si farà vedere nello stabilimento diventato più famoso d’Italia, di proprietà dell’amico ed eurodeputato leghista Massimo Casanova. Non un mojito, non un selfie a petto nudo. Andrà davvero così? Di certo, questo Papeete in formato ridotto, o addirittura un non Papeete, è figlio di un calcolo elettorale.
Con il passare del tempo, il senatore milanese ha capito che l’effetto Milano Marittima non giova alla sua immagine. Anzi, Papeete nel linguaggio della politica è ormai diventato sinonimo di strappo irrazionale, di rottura chiassosa e illogica. E Salvini non vuole fare esplodere nuovamente questa bolla mediatica. “Inoltre, diciamola tutta, queste esibizioni balneari non è che abbiano portato benissimo”, sibila un senatore di esperienza. Meglio soprassedere, meglio limitarsi a una sola presenza su cinque giornate, dedicare più tempo a tappe diverse della campagna, e lasciare il proscenio della festa ad altri ospiti di un parterre con qualche assenza di spicco: nel programma non figurano né Giancarlo Giorgetti né l’altro vicesegretario Lorenzo Fontana.
D’altronde, Salvini oggi ha un impegno extrapolitico che lo terrà per forza lontano da Milano Marittima: è atteso dal pomeriggio in poi alla festa di Francesca Verdini, la fidanzata che ha compiuto trent’anni e che ha deciso di organizzare un party riservatissimo in una villa con piscina a Firenze. Non a caso, nell’agenda del leader è stato inserito un appuntamento nel capoluogo toscano, con tanto di punto stampa alle 14. È il tempo degli straordinari, per il leader che studia per tornare nel luogo che in fondo il Papeete gli ha tolto, il ministero dell’Interno. Per farlo, dovrà rintuzzare anche i sospetti ricorrenti sui rapporti con la Russia, tornati a materializzarsi negli ultimi giorni: “Lasciamo alla sinistra i deliri, le fantasie e i finti scoop”, scrive Salvini in un video postato su Twitter. “C’è Putin dietro la siccità, c’è Putin dietro l’invasione di cavallette e cinghiali e c’è Putin dietro la monnezza – conclude – che sta infestando le strade di Roma. Ragazzi, non scherziamo”.