Elezioni politiche 2022, Grillo: “Alcuni di noi contagiati dagli zombie, ma vinceremo”. Letta stringe per la coalizione. Calenda verso il sì al Pd

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Inizia l’ultimo weekend di luglio di questa estiva campagna elettorale, e inizia a comporsi il puzzle delle candidature del fronte progressista alle elezioni politiche del 25 settembre, anche se per essere completato occorreranno ancora giorni. “Pochi” ha assicurato il segretario del Pd Enrico Letta. Il primo accordo sulle alleanze è stato chiuso ieri dal Partito Democratico con Articolo 1, il Partito socialista e Demos, in attesa di conoscere la decisione di Carlo Calenda sull’adesione all’alleanza progressista di Azione/+Europa, che ha accolto Gelmini e Carfagnatransfughe da Forza Italia (con corredo di polemiche sessiste da FdI). Azione/+Europa dovrebbe dire sì al Pd ma solo per un accordo di coalizione sui collegi. Ieri è stato anche il giorno della decisione definitiva sul doppio mandato nel Movimento 5 stelle: vince la linea Grillo, che sul suo blog commenta: “Alcuni di noi contagiati dagli zombie, ma vinceremo”. Intanto Giorgia Meloni rassicura sull'”atlantismo” di Fratelli d’Italia.

09:11

Calenda, con Centro o con Pd, entro lunedì decidiamo

“Non possiamo sbagliare la decisione sulla corsa in coalizione al centro o con il @pdnetwork. Da questa decisione dipende la possibilità di contendere la vittoria, che non reputo affatto certa, alla destra e di dare al paese un governo decoroso. Le variabili sono molte e complesse. La cosa più naturale per noi sarebbe il modello Roma. Anche perché la decisione del PD di tenere dentro partiti che non hanno votato la fiducia a Draghi e ex 5S non ci convince per nulla. Però la legge elettorale è quella che è, e la campagna dura un mese. Entro lunedì decideremo”. Lo scrive su twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.

08:27

Grillo: “Alcuni di noi caduti, altri contagiati dagli zombie, ma vinceremo”

“Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati. Ma siamo ancora qui, e alla fine vinceremo, perché abbiamo la forza della nostra precarietà: siamo qui per combattere, non per restare, e questa nostra diversità è spiazzante per gli zombie”. Lo scrive sul suo blog il fondatore del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, in un post intitolato “l’Italia si desti” e accompagnato da una foto che rappresenta gli zombie.

“Compiangiamo – aggiunge – chi di noi è caduto e non ha resistito al contagio. Ma soprattutto ringraziamo chi di noi ha combattuto e combatte ancora. Per alcuni è il tempo di farlo con la forza della precarietà, perché solo così potremo vincere contro gli zombie, di cui Roma è schiava”.

“Onore a chi ha servito con coraggio e altruismo, auguri a chi prosegue il suo cammino! Stringiamoci a coorte! L’Italia ci sta chiamando”, conclude Beppe Grillo.

08:18

Conte: sul doppio mandato non ha deciso Grillo. Aperti alla società civile

Beppe Grillo “ha sempre espresso la sua opinione, consapevole che la decisione sulla votazione o meno degli iscritti spettava a me”. Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, in un’intervista a il Fatto Quotidiano nella quale nega che con la decisione di non ammettere deroghe alla regola del doppio mandato Grillo si sia imposto anche su di lui. “Non è così”, assicura. Con Grillo “abbiamo sempre ragionato assieme anche su eventuali deroghe alla regola per salvaguardare l’esperienza di alcuni portavoce”, aggiunge. “Di certo si tratta di una regola fondativa: ne capisco la filosofia e comprendo la posizione di Grillo, che è il custode dei princìpi”.

“Pubblicamente avevo aperto alla possibilità di una consultazione in Rete degli iscritti sul tema, ma la politica non può essere un mestiere”, ha aggiunto. “Detto questo, con la crisi di governo il quadro è cambiato: non sarebbe stato serio ridiscutere la regola in prossimità del voto. Non ci sarebbero state la serenità e l’obiettività necessarie. E poi la deroga solo per alcuni rischiava di innescare una logica da ‘fedelissimi di Conte’, mentre io voglio solo fedelissimi del M5S. In questi brutti giorni in cui abbiamo ministre che cambiano bandiera per Calenda – conclude riferendosi a Gelmini e Carfagna – noi diamo un segnale rivoluzionario al Paese di coerenza e di rispetto degli impegni”.

A chi dice che sarà il Mélenchon italiano risponde: “Non proveremo a recitare parti per compiacere l’elettorato”. E parlando di alleanze assicura: “Noi non saremo da soli, ma ci apriremo a tutte le componenti sane della società civile”. Michele Santoro? “Avremo delle illustri personalità che nei rispettivi campi di attività hanno dimostrato di avere piena consonanza con le battaglie del M5S”.

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