Covid Italia, bollettino del 31 luglio: 36.966 nuovi casi e 83 morti, tasso di positività al 18 per cento

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In calo la curva epidemica in Italia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 36.966 nuovi contagi Covid e 83 decessi. Ieri erano 49.571 e 121 morti, ma con più tamponi effettuati: 290.013 contro i 204.903 attuali. Il tasso di positività risale al 18 per cento rispetto al 17,12 per cento di ieri.

Diminuisconi i morti (83) che portano a 172.086 le vittime dall’inizio della pandemia. In aumento le terapie intensive, (+6) per un totale di 388 con 33 ingressi del giorno. Scende invece il numero dei ricoveri ordinari: sono 103 in meno (ieri -166), per un totale di 10.499.

Tutti i grafici e le mappe sull’epidemia

Bassetti: “Giusto il primo agosto senza restrizioni”

“Questo primo agosto senza restrizioni era inevitabile e anche giusto. E’ cosi in tutto il mondo. Non dobbiamo ragionare per restrizioni ma per raccomandazioni”. Lo sostiene l’infettivologo e direttore della clinica San Martino di Genova, Matteo Bassetti. 

“Bisogna dire alle persone fragili e agli anziani di vaccinarsi, e usare i dispositivi di sicurezza. Non bisogna dire quando mettere la mascherina ma iniziare a dire a chi: ovvero raccomodarle a certe categorie di persone in base alle situazioni”.

Incognita Centaurus a ottobre

“In Italia si attendeva che arrivasse Centaurus e infatti abbiamo i prima casi della BA 275 che è una sotto variante di Omicron 2”, dice ancora Bassetti. “Dai dati in nostro possesso al momento sembra non causare la malattia grave, inoltre i vaccini, anche quelli non aggiornati, sono in grado di dare copertura per le forme di infezione più importante”.

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“Se prenderà il sopravvento potremmo assistere a una fiammata di contagi per settembre – ottobre ma non dobbiamo allarmarci. Tutto sarà meno grave se non perdiamo tempo e procediamo con la campagna vaccinale”.

Vaia: “Non fasciamoci la testa”

Il direttore generale dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, è più cauto. “Non fasciamoci la testa prima di rompercela. Gli italiani sono stremati e non hanno bisogno di ulteriori allarmismi. La nuova variante Centaurus da noi non si vede ancora. Allo Spallanzani finora nessun caso ed è solo uno in tutta Italia. Anche nei paesi che hanno visto una forte ondata BA.5 Centaurus non tende a diffondersi così rapidamente”.

“Adesso non mi sembra una priorità e soprattutto eviterei il consueto coro allarmistico e catastrofico, in un momento nel quale la variante dominante ora ci offre, come ampiamente previsto, un po’ di respiro”, aggiunge Vaia.

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