Sorelle investite dal treno a Riccione, il barista della stazione: “Una delle ragazze mi ha detto che l’avevano derubata, le ho dato dell’acqua. Poi le ho viste morire”

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“Era una ragazza bellissima”. Pietro, il titolare del bar della stazione di Riccione, è sconvolto. Dice di avere urlato, di avere gridato il più forte possibile: “Fermati, cosa fai?”. E di avere sentito altri gridare ma è stata una manciata di secondi: la ragazza era già sui binari, subito dietro sua sorella e poi quel treno che ha fischiato e poi le ha travolte. Due ragazzine minorenni, due sorelle di 16 (ne avrebbe compiuti 17) e 15 anni si scoprirà nel pomeriggio: Giulia e Alessia Pisanu (ma si facevano chiamare Pisano).

Riccione, Alessia e Giulia Pisanu: le sorelle morte investite dal treno

di
Simone Monari e Ilaria Venturi

31 Luglio 2022

“Era prima delle sette – continua il titolare del bar – stavo rifornendo il distributore automatico quando una delle due ragazze si è avvicinata. Mi ha detto che l’avevano derubata, le avevano portato via tutto, non aveva più il telefonino. Non mi è sembrata del tutto presente a sé stessa. Le ho dato una bottiglietta d’acqua e lei si è allontanata, barcollava. L’ho seguita con lo sguardo, dopo pochi metri si è incontrata con una seconda ragazza che indossava qualcosa di verde e aveva in mano degli stivali neri. Poi è successo”. Si ferma, prende un respiro: “Ho visto la prima ragazza, che indossava un vestitino nero, andare verso i binari, le ho urlato, ho cercato di fermarla. Anche altri lo hanno fatto, ma è stata una frazione di secondo. L’altra l’ha seguita, forse per fermarla o almeno così mi è sembrato. Non ne ha avuto il tempo, si è sentito un fischio, un colpo tremendo e poi tutti che urlavano”.

Sul secondo binario era fermo un regionale diretto ad Ancona, sul primo stava transitando un Freccia Rossa. I corpi sono stati trascinati per settecento metri lungo i binari. La stazione è piombata nel caos: urla, persone sotto choc, la polfer, i carabinieri, la polizia. I treni in ritardo, la ricerca dei testimoni. Una donna dice che forse erano troppo vicine ai binari, che non hanno rispettato la linea gialla, ma un altro giovane conferma la testimonianza del barista: “No, stavano attraversando i binari”.

Riccione, travolte e uccise dal treno mentre attraversano i binari: i rilievi della Scientifica

La notizia rimbalza in Internet. Dopo poche ore, quando ancora gli investigatori stanno cercando di risalire all’identità, cominciano le telefonate dei genitori. “Chiamano qui per avere notizie delle figlie”, dice un altro barista che era all’interno del locale e ha sentito solo le urla. Prima quelle del suo titolare, poi quelle delle persone in stazione. “Un signore di Milano, responsabile di una comunità, ci ha inviato la foto di una ragazzina scappata qualche giorno fa. Era angosciato che fosse lei”. Non era l’unico.

La sindaca di Riccione Daniela Angelini, accorsa in stazione subito, dice: “E’ una tragedia. Siamo sgomenti, come città non possiamo che esprimere il cordoglio alla famiglia. E’ sconcertante quello che è accaduto, lo dico come mamma prima ancora che come prima cittadina. E’ una disgrazia che tocca gli animi e i sentimenti di tutti”.

Per ore gli investigatori hanno cercato di dare un nome alle due vittime. Nel pomeriggio, tramite un cellulare sono risaliti a due sorelle di Castenaso in provincia di Bologna. La conferma arriva dal sito del comune: “Giulia e Alessia, che la terra vi sia lieve. Siete volate via troppo presto”.

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