MILANO – L’inflazione Usa corre meno delle attese. A luglio i prezzi segnano una crescita su base annuale dell’8,5% contro l’8,7% previsto, con una decelerazione rispetto al 9,1% di luglio. Su base mensile la crescita è nulla, a fronte di un +0,2% atteso e un +1,3% registrato a giugno.
Un dato che conforta i mercati che infatti prendono una piega decisamente positiva dopo la diffusione del dato. Un rallentamento dell’inflazione potrebbe spingere la Fed a una maggiore prudenza nella su strategia di politica monetaria, impostata su una linea restrittiva, cioè di aumento del costo del denaro, per fronteggiare proprio il rialzo dei prezzi.
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di
Massimo Basile
Positiva anche la reazione sul fronte valutario: dopo un’apertura poco mossa sopra 1,02 dollari, l’euro accelera sul biglietto verde: la moneta unica passa di mano a 1,0315 sul biglietto verde, guadagnando l’1%. Sullo yen, la divisa europea è in calo a 137,53 e sulla sterlina passa di mano cede a 0,8444 pence.