Nelle ultime 24 ore sono 36.265 i nuovi casi Covid in Italia, contro i 8.944 di ieri ma con un numero di tamponi processati molto superiore dopo il post-festivo: sono 228.707 contro i 63.549 di ieri, con un tasso di positività che scesale dal 14,1% al 15,8%.I decessi nelle ultime 24 ore sono 128 (ieri 70) per un totale da inizio pandemia di 174.300. Scendono di 11 unità le terapie intensive (ieri -2) con 22 ingressi del giorno, per un totale di 288, mentre calano di 205 i ricoveri ordinari (ieri +40) per un totale di 7.339. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
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Ordini Medici: “Oggi malattia è gestibile, in autunno vaccini bivalenti a fragili”
“Il Covid anche se fa registrare numeri bassi ci terrà compagnia ancora per un bel pò di tempo. Ma oggi abbiamo modificato sostanzialmente la malattia, prima ci spaventava molto, ora è gestibile. Questo grazie ai vaccini che hanno drasticamente ridotto la mortalità e salvato milioni di vite nel mondo. L’Iss ha stimato che solo in Italia hanno evitato 150mila decessi. L’immunizzazione rimane dunque la strategia migliore, in autunno dovrebbero arrivare i vaccini bivalenti che potranno aiutarci a gestire anche la variante Omicron e andranno somministrati ai più fragili che oggi hanno un rischio di mortalità elevato”. ‘Lo sottolinea Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), facendo il punto sulla situazione epidemiologica in Italia e i prossimi passi da fare nella strategia anti-Covid.
Fiaso, ricoveri in calo per seconda settimana, -13,7%
Rallenta ancora la curva dei ricoveri Covid. Il numero complessivo dei pazienti presenti negli ospedali, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, in una settimana è calato del 13,7%. È quanto emerge dal report del 16 agosto degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). Prosegue dunque per la seconda settimana di seguito la riduzione dei ricoverati: nella rilevazione del 9 agosto era stato registrato un calo netto del 20%. La percentuale di pazienti ricoverati per Covid è pari al 42% mentre quella di pazienticCon Covid rappresenta la maggioranza del 58%.
Oltre la metà degli infettati da omicron non sapeva di aver avuto il virus
Più della metà delle persone infettate da Omicron non sa di aver preso il virus. Un nuovo studio accende i riflettori sul contagio Covid sommerso e offre una nuova stima di quanti incappano in Sars-CoV-2 senza accorgersene per i motivi più diversi, perché asintomatici o perché sottovalutano sintomi che si presentano in forma lieve e così via. Il lavoro pubblicato su ‘Jama Network Open’ è stato condotto da ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center negli Usa. Fra chi è risultato aver avuto l’infezione, “più di uno su due”, il 56%, “non sapeva di essersi contagiato. La consapevolezza sarà la chiave per permetterci di andare oltre questa pandemia”, ha spiegato Susan Cheng, direttrice dell’Institute for Research on Healthy Aging nel Dipartimento di Cardiologia dello Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai e corrisponding author dello studio.