ROMA – Dopo il blackout del 14 agosto, durante la prima giornata di Serie A, gli abbonati a Dazn che non hanno visto le gare riceveranno un rimborso doppio rispetto a quanto spetterebbe loro. Se le regole del Garante delle Comunicazioni (l’AgCom) prevedono un ristoro pari a un quarto del canone mensile, stavolta invece la somma restituita sarà del 50%.
Chi ha un abbonamento base da 29,99 euro, incasserà dunque 14,98 euro. Chi invece ha un abbonamento premium da 39,99 euro, ne riceverà 19,99. Dazn accetta l’invito della sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, che in un incontro di questo pomeriggio ha caldeggiato una restituzione maggiorata, pari appunto a metà canone del mese.
I soldi arriveranno entro 15 giorni, in modo automatico e senza bisogno di avanzare richieste o spedire moduli, quindi nella forma semplificata che proprio AgCom ha richiesto. E avranno, quasi sicuramente, la forma di uno sconto in fattura. Ma gli euro non andranno a tutti gli abbonati. Sarà la pay-tv a individuare le persone impattate dal disservizio, per risarcirle.
Gli abbonati danneggiati sono circa il 25% della platea totale (che è di 1,8 milioni di persone; dato ufficioso). L’emittente nega che tutti i suoi clienti siano stati investiti dal problema. Malgrado le difficoltà del 14 agosto, le gare del primo turno della serie – tra il 13 e il 15 agosto – hanno comunque raccolto ascolti vicini ai 4 milioni.
Il Garante a Dazn: “Rimborsi automatici e semplificati”. La pay-tv disponibile. La Lega Calcio: soldi a tutti gli abbonati
di
Aldo Fontanarosa
All’incontro erano presenti anche il Capo Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio, Michele Sciscioli, il presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, con l’ad Luigi De Siervo, da remoto. In rappresentanza di Dazn c’era l’amministatore delegato Stefano Azzi.
Collegati da remoto, invece, il capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo, Stefano Varone; Francesco Soro, dg per i servizi di comunicazione elettronica, infine il vicesegreteriario generale dell’AgCom (l’Autorità per le Comunicazioni), Giovanni Santella.