Milan-Napoli 1-2: Simeone mantiene gli azzurri in vetta alla classifica

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MILANO – Cholito lindo. Il Napoli sogna grazie a Simeone junior, che pure ieri era il centravanti di scorta del centravanti di scorta (Raspadori) dell’infortunato Osimhen. Il gol su testata rapace di Giovanni Simeone figlio del Cholo Diego ha scritto il 2-1 di San Siro sul Milan, che ha poi avuto sul destro di Kalulu il pallone del pareggio: traversa. Il campionato va alla sosta con le lacrime metropolitane: solo il Napoli contrasta il duo di provincia Atalanta-Udinese. Senza il suddetto Osimhen e lo squalificato Leao, è stata soprattutto una sfida tra i raffinati strateghi. Spalletti ha vinto per la nona volta su 13 il confronto col deluso Pioli: “Se giochi così bene, non devi perdere. È un peccato, abbiamo giocato meglio: saremmo stati gli unici imbattuti dei 5 grandi campionati europei”.

<<La cronaca della gara>>

In attesa di ottobre in Champions, quando a casa di Ajax e Chelsea dovrebbero tornare Osimhen e Leao, l’esito conferma che è superiore la dipendenza dei campioni d’Italia dal loro massimo talento, il cui rinnovo di contratto, sussurrano in Portogallo, resta condizionato dalla sanzione di 19 milioni di euro, da versare allo Sporting Lisbona per la rescissione unilaterale del contratto: il Chelsea stesso, principale estimatore dello slalomista Rafa, sarebbe pronto a offrire 100 milioni per il cartellino, ma non intenderebbe versare i 40 milioni (con le tasse) della multa.

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Pioli voleva dimostrare che nessuno è indispensabile. Malgrado l’innesto dell’eclettico di centrocampo Krunic per l’illustre punta – mossa coperta dalla pretattica dell’annunciato impiego a sinistra di Saelemaekers – il manifesto offensivista si è concretizzato con due soli giocatori nella metà campo di Maignan (Kjaer, preferito a Kalulu, e Tomori al suo fianco) e con gli altri otto in totale pressione sugli avversari. Spiccava il dinamico quintetto Calabria- Saelemaekers- De Ketalaere-Krunic-Hernandez dietro Giroud. Il massiccio presidio ha ridotto per un bel po’ Politano a terzino aggiunto, Kvaratskhelia a isolato avventuriero, e Raspadori a centravanti teorico, oltre a schiacciare all’indietro il trio Anguissa-Lobotka-Zielinski e a valorizzare le imbucate Krunic rifinitore, con Hernandez effettivo rimpiazzo di Leao. L’ubiquo Krunic ha smarcato Giroud (parata di Meret con l’aiuto della traversa), ha scucchiaiato per De Ketalaere (cross al volo e tacco acrobatico di Giroud) e di testa ha obbligato Meret a un altro balzo.

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Tuttavia il Napoli si è disincagliato dalle secche, Kvaratskhelia ha sterzato con successo (ammoniti Kjaer e Calabria) e Lobotka ha preso a governare il gioco. Prima dell’intervallo Maignan ha salvato su Politano e si è allarmato per un tacco di Kvara. Il quale ha indotto Pioli, preoccupato dal rischio di espulsione, alla doppia staffetta Calabria-Dest e Kjaer-Kalulu. Proprio Dest è stato punito da Mariani al video, su segnalazione del Var Irrati, per un recupero sospetto sull’ennesimo dribbling del georgiano. Il rigore di Politano ha scatenato i cambi decisivi: Diaz per Krunic e Messias per Saelemaekers, Simeone per Raspadori e Zerbin per l’acciaccato Politano (perde la Nazionale, al suo posto Zaccagni). Zerbin si è fatto scappare Hernandez per il cross che Giroud ha trasformato nell’1-1. Ma poi Simeone ha avvistato da falco il cross di Mario Rui: “Dedico il gol al padre di mia moglie, che non sta bene. Lo scudetto? Siamo un gruppo giovane, con la voglia di dare tutto”.

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