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Gismondo: “Varianti ne vedremo tante, ma siamo a fine pandemia”
Di “varianti diverse” del coronavirus Sars-CoV-2 “ne vedremo tante”. Però “io mi atterrei a quello che ha affermato l’Organizzazione mondiale della sanità: non siamo mai stati cosi vicini alla fine della pandemia, anzi aggiungerei che siamo alla fine”. Così Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, all’indomani dell’allerta dell’Agenzia europea del farmaco Ema su una nuova ondata di Covid-19 in arrivo, con sottovarianti attenzionate come ‘Centaurus’ (Omicron BA.2.75) e Omicron BA.4.6 che corre negli Usa, e dopo le parole del presidente americano Joe Biden che ha dichiarato finita la pandemia.
Quanto al ruolo dei vaccini nell’aver determinato il quadro positivo attuale, secondo Gismondo “in una pandemia è difficile attribuire a un solo fattore la responsabilità di importanti conseguenze. I vaccini hanno contribuito ad abbassare il numero dei morti – conferma l’esperta – non la circolazione del virus”.
Fiaso: l’83% dei ricoverati sono pazienti senza 4/dose
La stragrande maggioranza dei casi di ricovero per patologia respiratoria-polmonare da Covid, ovvero l’83,5%, “sono pazienti che hanno ricevuto l’ultima dose di vaccino da oltre 6 mesi e non si sono sottoposti dunque alla dose booster”. È quanto emerge dalla rilevazione effettuata il 20 settembre tra gli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). “L’alto numero – dice il presidente Fiaso, Giovanni Migliore – continua a testimoniare lo scarso ricorso alla quarta dose e su questo occorre il massimo impegno non solo delle aziende sanitarie ma anche dei medici di famiglia”.
Fiaso: “Leggera crescita dei ricoveri ‘con Covid’ nei bambini”
Rispetto a una settimana fa, aumentano leggermente i ricoveri di bambini con Covid 19, ovvero coloro che sono arrivati in ospedale per curare altre patologie e sono stati trovati incidentalmente positivi al virus Sars-Cov-2. Ma per ora, anche se è presto per dirlo, non si rileva un effetto dovuto alla riapertura delle scuole. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato tra gli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). Nel dettaglio, secondo la rilevazione effettuata il 20 settembre, sono 25 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati nei reparti Covid dei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di Pediatria degli ospedali sentinella presenti nel network di monitoraggio di Fiaso. Rispetto alla scorsa rilevazione, aumentano di 6 unità, ma l’aumento riguarda interamente i cosiddetti ‘Con’ Covid.
“I numeri attuali dei ricoveri per o con Covid-19 non mostrano un impatto dovuto alla riapertura delle scuole, anche se è decisamente presto per valutarlo. Rimane, infatti, da sorvegliare il leggero aumento dei ricoveri pediatrici Con Covid con una discreta presenza di ragazzi in età scolare”, commenta il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.
Covid, oltre 3.300 medici sospesi perché non vaccinati
In Italia “sono ad oggi 3.394 i medici e odontoiatri sospesi: lo 0,7% dei 472.981 iscritti agli albi. Erano 4.432 il 23 luglio scorso”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è la Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.