Nelle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk, in Donbass, e nelle aree meridionali occupate dall’esercito russo di Kherson e Zaporizhzhia è cominciato tra ricatti e intimidazioni il referendum sull’annessione alla Russia, con denunce di ronde armate tra le abitazioni per costringere i residenti al voto. Il presidente ucraino Zelensky rinnova la richiesta al mondo di non riconoscerne il risultato. E il mondo ancora una volta risponde. “Gli Stati Uniti non riconosceranno mai il territorio ucraino come nient’altro che parte dell’Ucraina. I referendum della Russia sono una farsa, un falso pretesto per tentare di annettere parti dell’Ucraina in flagrante violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, dichiara Joe Biden in una nota. “Lavoreremo con i nostri alleati e partner per imporre nuovi costi economici rapidi e severi alla Russia”, ha sottolineato il presidente americano. Stessa condanna dai Paesi membri del G7: “Queste azioni violano chiaramente la carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, e vanno in direzione diametralmente opposta allo stato di diritto fra le nazioni”.
Capo polizia ucraina: bilancio finale, esumati a Izyum 447 corpi
L’esumazione dei corpi dal luogo di sepoltura di massa scoperto dalle autorità ucraine a Izyum, una città nella regione orientale di Kharkov occupata dai russi, si è conclusa. Il bilancio è di 447 cadaveri, tra cui 215 di donne e cinque di bambini, secondo il capo della polizia nazionale ucraina, Igor Klymenko. “I lavori sono proseguiti per una settimana senza interruzioni: 447 corpi dei morti sono stati rimossi dalle tombe. Di loro, 215 sono donne, 194 sono uomini, 5 sono bambini e 22 sono militari. Inoltre sono stati trovati i resti di 11 persone, il cui sesso non può essere determinato al momento”, ha detto l’ufficiale in una dichiarazione pubblicata su Facebook.
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Zelensky: oggi rappresentanti di 20 Paesi hanno visto gli orrori di Izyum
“Tutto il mondo avrà informazioni complete su ogni crimine commesso dalla Russia nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina”. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio alla fine del 212° giorno di guerra. “Un evento molto importante – afferma Zelensky – si è svolto oggi a Izyum, nell’oblast di Kharkiv. Rappresentanti di quasi 20 missioni diplomatiche – gli Stati baltici e l’Europa orientale, Germania, Francia, Spagna, Slovenia, Croazia, Danimarca, Svezia, Svizzera, Turchia, l’ambasciatore Ue – hanno visto con i propri occhi ciò che è stato lasciato dagli occupanti russi: case distrutte, camere di tortura, sepolture di massa”, ha detto il capo dello Stato.
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Zelensky: chi vive in territori occupati saboti i russi
“Ho una semplice richiesta a tutta la nostra gente che si trova nei territori temporaneamente occupati: fate la cosa principale: salvate la vita e aiutateci a indebolire e distruggere gli occupanti”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto video serale. “Nasconditi dalla mobilitazione russa – afferma Zelensky -. Prova a raggiungere il territorio libero dell’Ucraina. E se entri già nell’esercito russo, sabota qualsiasi attività nemica, interferisci con qualsiasi operazione russa, fornisci tutte le informazioni importanti sugli occupanti: le loro basi, quartier generale, depositi di munizioni. E alla prima occasione, passa alle nostre posizioni. Fai di tutto per salvare vite umane e aiutare a liberare l’Ucraina”.
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Zelensky: il mondo condannerà i referendum farsa
ll presidente dell’Ucraina, Volodìmir Zelensky, ha affermato che “il mondo reagirà con assoluta giustizia ai falsi referendum” indetti dalla Russia nelle regioni occupate e “che saranno condannati inequivocabilmente”. Nel suo consueto discorso a tarda notte, il leader ucraino ha affermato che i “falsi referendum” indetti in quattro regioni ucraine per l’annessione alla Russia costituiscono “una farsa”.