MILANO – La bolletta dell’elettricità sale del 59% nel quarto trimestre. L’incremento è calcolato su una “famiglia tipo”, per la quale, in questo modo, la spesa per la luce da gennaio a dicembre sale a 1.322 euro, più del doppio dei 632 euro del 2021. Lo ha comunicato l’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, precisando di essere riuscita a limitare i danni “con un intervento straordinario”, senza il quale i rincari sarebbero stati nell’ordine del 100 per cento. L’aumento delle tariffe riguarda solo gli utenti in tutela, ossia poco più di 7 milioni di clienti, e non quelli del libero mercato. Tuttavia, il rincaro è di estrema importanza, perché in questa fase particolare può essere ritenuto un punto di riferimento per l’intero mercato dell’energia elettrica.
Cambio operatore e agevolazioni in bolletta: le cose da sapere per risparmiare sull’energia
di Federico Formica
“I prezzi all’ingrosso del gas – scrive l’Arera nella nota in cui annuncia l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica – giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato ad un incremento del 100% circa, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis. L’Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati”. Il fatto è che, come sottolinea l’autorità presieduta da Stefano Besseghini, “nel terzo trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) è pressoché raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022 e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021”.
“L’eccezionalità della situazione, con un conflitto che rende incerte le forniture e continua a spingere in alto i prezzi – afferma Besseghini – ha meritato un intervento altrettanto eccezionale, anche considerando che il Parlamento e il Governo sono impegnati in una fase di transizione. Un raddoppio delle bollette avrebbe potuto spingere all’aumento della morosità, mettendo ulteriormente in difficoltà le famiglie e il sistema energetico”.