Singapore thriller. Il diluvio che ritarda di un’ora la partenza, poi la gara a eliminazione (6 piloti ritirati per vari motivi) e alla fine un vincitore che rimane incerto: Sergio Perez passa per primo il traguardo con la Red Bull, va sotto investigazione per non aver rispettato la distanza dall’ultima safety car. E’ finito sotto indagine per due infrazioni (non ha lasciato uno spazio superiore alle 10 auto tra sé e la vettura di sicurezza). Per la prima ha rimediato una reprimenda, per la seconda 5 secondi di penalità e 2 punti decurtati sulla patente. Alle sue spalle c’è la Ferrari di Charles Leclerc, ma a +7.598: dopo essere stato sorpassato da Checo al via, il monegasco che era in pole gli rimane attaccato per tutta la corsa che è andata a singhiozzo, con la pista che si è asciugata molto lentamente e dove quasi tutti hanno commesso errori, anche i più esperti. Molte le interruzioni e infine decisa dal tempo anziché dai giri (3 in meno dei 61 previsti). Charles, che al suo pit è andato un po’ lungo in piazzola, ha provato a lottare alla fine per riprendersi la posizione, ma Perez si è difeso benissimo su un circuito dove è complicatissimo superare, tanto più in condizioni così scivolose. Confermato dunque tutto l’ordine d’arrivo (Carlos Sainz sull’altra rossa è 3°), ma la decisione tardiva e leggera della Fia, sebbene Perez abbia meritato di vincere, farà di certo discutere.
Verstappen settimo
Terzo, al momento, Carlos Sainz sull’altra rossa che sotti i semafori guadagna una posizione mentre quarta è la McLaren di Lando Norris. L’unica cosa certa è che Max Verstappen, che aveva il primo match point per laurearsi campione del mondo, deve rimandare la festa alla prossima settimana in Giappone: l’olandese chiude 7°, era partito 8° e male (con un antistallo) perdendo molte posizioni e commettendo anche inaspettati errori, in particolare alla ripartenza nadando lungo in via di fuga.
F1, le pagelle del Gp di Singapore: Perez il migliore, Leclerc da 6, Verstappen pasticcia
di Stefano Zaino
Leclerc: “Brutta partenza”
Difficile capire chi deve davvero festeggiare. Leclerc? Così così: “Ho spinto per tutta la gara, brutta partenza, ho avuto un po’ di pattinamento, sono stato costretto a inseguire”. Il suo compagno, Sainz, non poteva di più: “Gara molto dura, non sono mai riuscito a trovare il ritmo sul bagnato. Mi mancava un po’ di fiducia, ma non ho commesso errori, bel risultato per il team e per il campionato costruttori, ma non abbiamo vinto”.
Perez: “Ho dato tutto”
Chissà se ci è riuscito Perez, per il quale sarebbe il 4° successo in carriera e il 2° dell’anno, dopo quello rocambolesco a Montecarlo in condizioni molto simili e dove Leclerc, poleman, è stato danneggiato dalla strategia del muretto. Checo, andato in crisi di prestazioni proprio dal Principato, sembra risorto: “E’ la mia prestazione migliore, ultimi giri davvero intensi, ho spinto e dato tutto per vincere. L’investigazione? Non ho idea di cosa sia successo, il team mi ha detto di aumentare il distacco, spero sia sufficiente. Max? Credo che possa vincere in Giappone”. Sayonara, allora.