Haaland e Foden, giorni di triplette: il City travolge 6-3 lo United

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Per una volta Cristiano Ronaldo, al di là delle smorfie di rito fatte in panchina, anche se non lo ammetterà mai nel suo intimo ha probabilmente gradito l’esclusione nel derby di Manchester. Il City ha umiliato lo United ben oltre il 6-3 finale, ma soprattutto CR7 avrebbe – come capitato ai compagni – sofferto l’impietoso paragone con Erling Haaland. Per il norvegese parlano qualità tecniche e numeri. Segna 3 gol a de Gea, e diventa il primo giocatore della Premier League a piazzare tre triplette in altrettante gare interne consecutive: era accaduto contro il Nottingham e il Crystal Palace. Una giornata che ruota intorno al 3: ad esempio, e torniamo a CR7, lui in Premier tre triplette le ha fatte. Ma in tutta la carriera… E poi come dimenticare Foden: 3 gol anche per lui, e qui gli statistici impazziscono. Perché in Premier solo due volte giocatori della stessa squadra si erano scatenati così nella stessa partita: Pennant e Pires dell’Arsenal contro il Southampton del maggio 2003 e Perez e Vardy (ancora con il Southampton) nel 2019. Foden e Haaland sono inoltre riusciti in una impresa che nella storia avevano compiuto in casa City nel derby solamente Francis Lee nel 1970 e Horace Barnes nel 1921.

<<La classifica della Premier League>>

Tutto avvenuto sotto lo sguardo un po’ stralunato di Sir Alex Ferguson, che in realtà anche quando era padre padrone dei red devils aveva perso un derby in malomodo (un 6-1 con Roberto Mancini e panchina e Mario Balotelli in campo tra gli avversari). Stralunati anche gli sguardi dei tifosi dello United, al punto che non hanno retto allo shock e prima che finisse il primo tempo (gara già sul 4-0), se ne sono andati. Abbiamo iniziato con Haaland, chiudiamo con Haaland. Detto che uno che di derby di Manchester la sapeva lunga come van Nisteltooy per tre triplette in Premier ha impiegato 59 gare (lui è solo all’ottava), il norvegese ha sfoderato tutto il suo repertorio: un colpo di testa, uno splendido aggancio volante sul palo lontano su assist sapiente di de Bruyne, un sinistro da rapace dell’area di rigore su traversone da destra. In mezzo, tanto per gradire, un paio di assist tramutati in gol da Foden. Fronte United: bello il gol del 4-1 di Antony (ma i 100 milioni spesi per lui restano comunque una follia) e doppietta di Martial, uno di testa facile facile e l’altro su un rigore che si era lui stesso procurato. Ma sono dettagli. Conta che l’Arsenal continua a comandare la Premier con il suo gioco fresco e pimpante, ma che il messaggio mandato da Guardiola al campionato appare forte e chiarissimo.

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dal nostro corrispondente Antonello Guerrera

01 Ottobre 2022

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