AMSTERDAM – È la vittoria più larga nella storia internazionale del Napoli ed è superfluo sottolineare che il 6-1 inflitto a domicilio all’Ajax vale già l’ipoteca sugli ottavi. Gli azzurri stanno dominando il loro girone: 3 vittorie su 3, 13 gol segnati, 2 subiti. Nessuno in Champions vola come la squadra di Spalletti, straripante ieri nell’Arena dedicata a Cruyff. “Squadra stellare, prestazione cosmica”, twitta De Laurentiis alla fine.
La superiorità tecnica e tattica del Napoli è stata schiacciante fin dall’inizio, nonostante il gol in mischia che aveva permesso subito a Kudus di portare quasi casualmente in vantaggio i suoi. Ma le reti in successione di Raspadori, Di Lorenzo e Zielinski hanno suggellato il dominio totale della squadra di Spalletti già nel primo tempo, il cui andamento è stato fotografato in maniera efficace e per certi versi sorprendente dai numeri. Tredici tiri verso la porta avversaria degli imprendibili azzurri da una parte e 12 falli dei frustrati giocatori dell’Ajax dall’altra. In tribuna c’era anche il doppio ex Rudy Krol e avrà sospettato (come i 60 mila spettatori) un cambio di maglia tra le due squadre, perché sono stati gli italiani a infliggere una lezione di calcio totale agli olandesi, nel loro fantastico e ammutolito stadio. Nulla di casuale, per di più. Pure al Liverpool e ai Rangers era infatti capitato di essere stati maltrattati dalla capolista della Serie A, capace di esportare a livello internazionale il suo gioco propositivo e a tratti incontenibile.
Spalletti sta costruendo un giocattolo perfetto e tutto quello che maneggia diventa oro. Ottime le prestazioni di Olivera e Lozano, spediti in campo ad Amsterdam per dare respiro a Mario Rui e Politano. Ma è stata proficua anche la scelta di dare ancora fiducia a Raspadori, che ha messo il marchio del Made in Italy sulla partita completando la sua doppietta in avvio di ripresa. Da più di un mese manca per infortunio Osimhen e il Napoli ha continuato a volare pure senza di lui, mandando un messaggio di strapotere alle sue avversarie su entrambi i fronti del campionato e della Champions. Le sette vittorie consecutive degli azzurri sono arrivate infatti con l’imprinting del bel gioco e di una organizzazione tattica inappuntabile.
Dopo il quarto gol segnato dal Napoli Spalletti ha baciato il crocifisso che porta al collo, ma è stato il suo collega Schreuder a farsi virtualmente il segno della croce, nella vana ricerca di qualche aiuto divino a cui aggrapparsi. L’umiliazione per l’Ajax si è infatti completata con Kvaratskhelia (a segno dopo un triangolo equilatero con Raspadori) e Simeone. I sigilli su 90′ senza storia, ma che della storia internazionale azzurra fanno già parte, di diritto.
Ajax-Napoli 1-6 (1-3).Ajax: (4-3-3): Pasveer, Rensch (39′ st Baas), Timber (35′ st Grillitsch), Bassey, Blind, Berghuis (26′ st Brobbey), Alvarez, Taylor (26′ st Klaassen), Tadic, Kudus, Bergwijn All.: SchreuderNapoli (4-3-3): Meret, Di Lorenzo (39′ st Zanoli), Rrahmani, Kim, Olivera, Anguissa, Lobotka (35′ st Gaetano), Zielinski (1′ st Ndombele), Lozano, Raspadori (19′ st Simeone), Kvartskhelia (19′ st Elmas). All.: Spalletti.Arbitro: Letexier (Francia).Reti: nel pt 8′ Kudus, 17′ Raspadori, 33′ Di Lorenzo, 44′ Zielinski; nel st 1′ Raspadori, 17′ Kvaratskhelia, 35′ Simeone.Angoli: 4 a 4.Recupero: 0′ e 1′.Espulsi: Tadic (27′ st) per doppia ammonizione.Ammoniti: Raspadori, Timber, Kudus per gioco falloso; Spalletti per proteste.Spettatori: 50 mila.©RIPRODUZIONE RISERVATA