Putin sta preparando un attacco nucleare? Le ipotesi: un test in mare o l’uso di atomiche tattiche in Ucraina

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BIRMINGHAM –  Secondo il “Times”, la Russia si sarebbe mobilitata “per un test nucleare ai confini dell’Ucraina”. L’articolo cita fonti della Nato che avrebbe avvertito i Paesi membri, pur non scendendo nei dettagli. Allo stesso tempo, si rincorrono le speculazioni su un presunto treno della divisione nucleare della Difesa russa che si starebbe dirigendo verso l’Ucraina. Stamattina fonti di intelligence occidentale a “Repubblica” sottolineano più volte che “al momento non vediamo movimenti sospetti o indicazioni in chiave nucleare da parte della Russia. Nulla oltre la norma”.

I movimenti del sottomarino russo Belgorod

Ma andiamo con ordine. L’altro giorno “Repubblica” ha rivelato i sospetti movimenti nei mari artici del sottomarino nucleare russo K-329 Belgorod, registrati dalla Nato. Operativo da luglio, si teme che la sua missione sia quella di testare per la prima volta in assoluto il super-siluro Poseidon, definito “l’arma dell’Apocalisse”. Oggi il “Times”, che tra le altre cose cita questa rivelazione, aggiunge che Putin ora vorrebbe “mostrare al mondo la sua volontà e capacità di utilizzare un’arma atomica con un test nucleare ai confini dell’Ucraina”.

Il treno delle operazioni nucleari russe

L’articolo non ha molti particolari, ma racconta come, anche in questo caso, la Nato avrebbe avvertito i suoi Paesi membri di questa possibilità, la quale si lega anche alle immagini che circolano da ieri online sui presunti movimenti di un treno operato dalla dodicesima divisione della Difesa russa, che si occupa proprio delle operazioni nucleari e dello stoccaggio e del trasporto delle armi atomiche custodite da Mosca. Il convoglio, ieri individuato da alcune foto nella Russia centrale, si starebbe dirigendo verso l’Ucraina.

L’ipotesi di un primo test nucleare russo in mare

Tuttavia, un’altra possibilità, secondo una fonte del Ministero della Difesa britannico, sarebbe quella di un test nucleare russo nel Mar Nero. Questa ipotesi non è bizzarra, secondo quanto dice a “Repubblica” Mark Galeotti, uno dei massimi esperti britannici di Russia: “Potrebbero iniziare con un piccolo bombardamento in mare, per dimostrare quanto ne sono capaci, e poi continuare con una sorta di escalation, a seconda dei loro obiettivi, come per esempio lanciare un altro ordigno sull’Isola dei Serpenti e così via”.

Mark Galeotti: “Putin per ora bluffa sulle minacce nucleari. La Nato colpirebbe Kaliningrad e le navi russe nel Baltico”

dal nostro corrispondente Antonello Guerrera

22 Settembre 2022

Il timore di un attacco nucleare tattico in Ucraina

Secondo il Times, inoltre, resta sempre l’eventualità che Putin ordini un attacco nucleare tattico – ossia di raggio limitato seppur di potenza devastante – direttamente in Ucraina. Ma si tratta di una strategia molto pericolosa, in quanto le conseguenze potrebbero essere fatali anche per città russe come Belgorod al confine. 

L’intelligence occidentale frena 

Tuttavia, secondo fonti di intelligence occidentale, non siamo a questo punto, o per lo meno non ancora. La loro lettura, anche di fronte alle ultime azioni registrate con il sottomarino Belgorod, è più rassicurante: “Al momento, non ci sono indicazioni che possano indicare sospetti movimenti nucleari da parte della Russia”, fanno sapere. “Non abbiamo per ora elementi che vadano oltre la norma”. Inoltre, le stesse fonti sottolineano come le stesse parole del leader ceceno Kadyrov a favore di un’escalation nucleare siano state “minimizzate dal Cremlino”.

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