FdI, Meloni e il “peso enorme” della crisi energetica. Ai suoi: “Nervi saldi, serve un governo dei migliori anche con tecnici”

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Via della Scrofa non passerà alla storia per la sua ampiezza. Anche il marciapiede è risicato. La camionetta delle forze dell’ordine fa il resto. Il traffico è in tilt, sotto la sede di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni riunisce il partito. I commercianti si lamentano, perché i clienti non si fermano, spaventati da questa confusione. È la prima uscita politica della premier in pectore. E il messaggio al suo mondo è chiaro: “La situazione è difficile, i problemi enormi. Il peso è enorme. Prepariamoci”.

La vittoria elettorale sembra già un lontano ricordo, anche se la presidente di FdI non nega la “soddisfazione”. Poco tempo per festeggiare, poca voglia di farlo. La “vera sfida” è ancora da affrontare. Sarà affrontata mantenendo salda la cornice atlantista e cercando soluzioni soprattutto sul caro energia. “In questo governo io ci metto la faccia. Voglio fare bene, il momento è importante, daremo il massimo dell’impegno”.

Significa appellarsi alla serietà. E significa chiedere al partito, che probabilmente dovrà accettare un esecutivo composto da ministri tecnici d’area nei ruoli chiave, di non creare problemi. Promette profili competenti, “i migliori”. E aggiunge: “Questo è il momento della responsabilità, bisogna tenere i nervi saldi”.

Il partito dà mandato pieno alla leader di trattare con gli alleati per decidere nomi e profili giusti per la squadra di governo. Ignazio La Russa aggiunge che non sono stati fatti nomi, né espressi “veti”, ma che esiste “piena fiducia” in Meloni.

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