Meloni: “Non siamo dei mostri”. Il video di saluto agli spagnoli di Vox

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“Siamo tutto meno che dei mostri”, dice Giorgia Meloni. Ma di infuocato stavolta, Giorgia Meloni, ha solo il colore rosso del vestito che indossa seduta dietro a una scrivania con la bandiera tricolore alle spalle. “In Italia usano l’alleanza con Vox per definirci impresentabili, come probabilmente in Spagna si usa l’alleanza con Fratelli d’Italia per definire voi impresentabili. Ma possono essere davvero impresentabili dei movimenti politici appoggiati da milioni di cittadini?Ovviamente no”. Abbandona i toni ‘concitati’ che aveva usato mesi addietro sul palco spagnolo con le vene del collo gonfie per lo sforzo della voce. Sembra un’era fa. Prima che le urne di settembre sancissero la sua vittoria, la vittoria del suo partito. Facendola ritrovare premier in pectore. Perciò, oggi, in uno scenario politico totalmente mutato eccola in un videomessaggio  dire agli alleati spagnoli di Vox e ai conservatori europei e d’oltreoceano che quella che sarebbe state definita la ‘traversata del deserto’ e’ finita. “Non dobbiamo preoccuparci della narrazione maintsream – spiega Meloni – perché la buona notizia è che la gente non accetta una narrazione interessata. Vuole andare alle fonti delle notizie, senza mediazioni. Vuole capire e ascoltare, e quando ci ascolta – sottolinea – capisce che siamo tutto meno che mostri”.

Giorgia Meloni saluta Santiago Abascal, il leader della destra estrema spagnola, e si scusa per non poter essere presente alla kermesse elettorale di Vox. Ma c’è da lavorare alla formazione del prossimo governo, osserva la leader e questo non permette di lasciare Roma.Presentata alla folla in piazza a Madrid come “la donna che segnerà la storia italiana, la prossima presidente del Consiglio”, Meloni parla anche questa volta in spagnolo. Otto minuti al termine dei quali la regia di Viva 22 inquadra anche un suo sostenitore con tanto di bandiera FdI e di braccialetto con il suo nome, appena dopo il suo saluto “viva Vox, viva la Spagna, viva l’Italia e viva l’Europa dei patrioti”. Ma, avverte, c’è una maggioranza di cittadini che non si riconosce nelle utopie e nelle ideologie della sinistra “e che ci chiede che ci assumiamo la responsabilità di lavorare. Non potremo farlo da soli, avremo bisogno di compagni di viaggio leali e affidabili, che smettano per una volta buona di fare l’occhiolino alla sinistra e invece ci aiutino a organizzare l’alternativa alla sinistra”.

 Politiche di governo come in Polonia e Repubblica Ceca

“Nei prossimi giorni trasformeremo queste idee in politiche concrete di governo come già stanno facendo i nostri amici della Repubblica Ceca, Polonia, come spero presto faranno i nostri amici svedesi, come continueranno a fare i nostri amici lettoni, e come spero che accada entro il prossimo anno a , dice la leader di Fratelli d’Italia. E sulla politica europea non ha dubbi.

L’Europa non si leghi mani e piedi alla Cina

“Serve un’Europa pragmatica che persegua l’obiettivo della transizione ecologica senza distruggere il suo tessuto produttivo o si leghi mani e piedi alla Cina, che accolga chi viene per lavorare e difenda con forza i suoi confini esterni dall’immigrazione illegale, che investa sulla natività e difenda la libertà scolastica e il ruolo sociale della famiglia”. E lo dice piegandosi in vanti verso la telecamera: “Lo dico a voce bassa, questa volta, in modo che la stampa e la sinistra in Italia si sentano obbligate a confrontarsi sugli argomenti”.

Inaccettabile tentativo di Putin di annettere regioni

Poi, affronta il dramma della guerra in Ucraina. Il nuovo governo in Italia “non avrà un momento da perder – spiega Meloni – a cominciare dalla grave situazione in Ucraina dopo l’aggressione russa e l’inaccettabile tentativo di Putin di annettere nuove regioni”.

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