Ita Airways, i consiglieri dell’Economia tolgono tutti i poteri ad Altavilla

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ROMA – L’avventura di Alfredo Altavilla come presidente esecutivo di Ita arriva al capolinea. Il Consiglio di amministrazione della compagnia aerea pubblica sottrae ad Altavilla, questa mattina, tutte le deleghe operative e le assegna all’amministratore delegato Fabio Lazzerini.

A votare per il ritiro delle deleghe e dei poteri ad Altavilla sono i 6 consiglieri di amministrazione espressione del ministero dell’Economia, azionista unico del vettore. Al ministero è stata già trasmessa la delibera di revoca dei poteri approvata oggi, nella riunione del Cda.

Durante la riunione, Altavilla si difende. Sostiene che i consiglieri di amministrazione (nove in tutto) non possono votare sul ritiro complessivo dellle deleghe perché il punto non è all’ordine del giorno della seduta. Ma i 6 consiglieri di amministrazione eletti dal ministero mostrano un parere pro veritate del professor Andrea Zoppini che sosteneva la legittimità dell’operazione e del voto.

Il primo affondo

Il primo affondo dei 6 consiglieri di amministrazione prende corpo il 7 ottobre 2022. Quel giorno, i 6 consiglieri di amministrazione inviano ad Altavilla una email di contestazione. Sotto accusa ci sono alcune mosse che il presidente esecutivo di Ita ha fatto negli ultimi dieci mesi perché titolare della delega a cercare partner e alleati per la compagnia aerea pubblica.

Nella loro e-mail, i 6 consiglieri di amministrazione criticano ad esempio la scelta di dotare Ita di quattro suoi consulenti e advisor, che l’avrebbero assistita nella privatizzazione. Scelta che il consiglio di amministrazione approva a gennaio 2022, sulla base delle informazioni che Altavilla gli fornisce.

Ora, il ministro dell’Economia Daniele Franco – durante un’audizione alla Camera di maggio – spiega che una società controllata (come Ita) può ingaggiare dei suoi advisor. Precisa però che la privatizzazione, in realtà, verrà gestita dai due advisor del ministero (Equita e Gianni&Origoni).

Il compenso agli advisor

Tr i 6 consiglieri di amministrazione si fa largo la convinzione che ingaggiare quattro consulenti in Ita abbia rappresentato uno sperpero di denaro pubblico. Da quel momento, i consiglieri lavorano perché il compeso dei quattro consulenti sia fortemente ridimensionato. E centrano l’obiettivo a giugno 2022.

Dopo mesi si tensioni e incomprensioni, la situazione precipita a settembre 2022 quando il ministero dell’Economia scrive – arrabbiato – al presidente Altavilla. La lettera del ministero fa notare che alcune informazioni sono state negate (da Ita) a membri della cordata favorita. E’ la cordata tra il fondo Certares, Delta Airlines e Air France che sta trattando in esclusiva l’acquisto del vettore dal 31 agosto.

Le responsabilità verso il socio

La lettera ricorda a tutti i massimi dirigenti di Ita – inclusi i 6 consiglieri di amministrazione – le «responsabilità» che hanno «verso il socio pubblico» (l’Economia stessa) e «verso l’azienda» che guidano.

Il messaggio del ministero è molto chiaro. I 6 consiglieri vengono richiamati – per la prima volta in questa storia – ad esercitare il loro diritto e dovere di controllare la situazione. Spetta a loro verificare se Ita sta collaborando lealmente con il socio pubblico nel rapporto con gli aspiranti compratori.

Qualora i 6 consiglieri d’amministrazione fossero rimasti fermi, avrebbero rischiato un’azione di responsabilità da parte del ministero, per la loro inerzia. Invece i 6 consiglieri si muovono e mettono in discussione la delega di Altavilla a negoziare le alleanze e a sedere al tavolo della privatizzazione.

Oggi poi l’affondo finale, con la decisione di ritirare non una, ma tutte le deleghe operative che facevano capo ad Altavilla.

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