Elette le presidenze delle Camere, si stringe sulla squadra di governo nel nome della “coesione”, come chiede Giorgia Meloni. Con i pontieri al lavoro per ricomporre lo strappo tra la premier in pectore e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Non sono ricattabile”, così la leader di FdI aveva replicato agli appunti del Cavaliere in cui veniva definita “supponente e arrogante”. In un tweet Meloni ha anche risposto alle dure parole di Enrico Letta che aveva definito “uno sfregio al Paese” l’elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera: “Ci parlano di rispetto delle istituzioni solo quando le rappresentano loro”. Una scritta contro il neo presidente del Senato La Russa è comparsa davanti a una sede di Fratelli d’Italia a Roma. Da Washington il governatore di Bankitalia Ignazio Visco dichiara di aspettarsi rigore con i vincoli di bilancio ma promette massima collaborazione al nuovo esecutivo.
08:58
Visco: Bankitalia “collaborativa al massimo” ma occhio ai conti
09:29
Fitto (FdI), fase di rodaggio ma la maggioranza c’è: “Alleanza con Azione? Lo escludo”
“Siamo nella fase di rodaggio, supereremo anche qualche difficoltà”. Così il deputato di FdI Raffaele Fitto, sullo stato della maggioranza, dopo l’episodio degli appunti di Silvio Berlusconi con le critiche a Giorgia Meloni e la reazione della premier in pectore.
“Da Meloni parole pesanti? Non sono pesanti le parole di Meloni, sono chiare – ha detto Fitto, ospite del Live in Firenze di SkyTg24 -. Mi piace sottolineare una questione non di poco conto: alla prima votazione utile è stato eletto presidente del Senato e alla prima votazione senza necessità dei due terzi è stato eletto quello della camera. I primi segnali sono chiari: la maggioranza c’è. Ci sono delle questioni da chiarire nelle prossime ore ma sono molto fiducioso perché penso che prevarrà il senso di responsabilità da parte di tutti perché abbiamo vinto le elezioni e abbiamo un rapporto diretto con i cittadini”.
Fitto ha sottolineato che “Meloni è lì a svolgere quel ruolo non perché lo ha deciso lei, ma perché lo hanno deciso milioni di italiani che hanno fatto vincere le elezioni al centrodestra e consegnato a lei la leadership del centrodestra”.
Una alleanza con Azione? “Lo escludo perchè guardando il percorso di Giorgia Meloni emerge la coerenza. Elemento decisivo e fondamentale nel suo credo politico. L’unico governo politico è quello uscito dalle elezioni e dalla scelta degli italiani”
09:16
Fitto (FdI): “Parole Meloni a Berlusconi chiare non pesanti”
“Le parole di Giorgia Meloni” in risposta al biglietto di Berlusconi “non sono pesanti ma sono chiare. Mi piace sottolineare che alla prima votazione utile è stato eletto il presidente del Senato e alla prima votazione utile è stato eletto il presidente della Camera, che significa che la maggioranza di centrodestra c’è e che prevarrà il senso di responsabilità”. Lo ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto, durante l’evento ‘Sky Tg24 live in Firenze’ in corso a Palazzo Vecchio.
(ansa)
08:58
Visco: Bankitalia “collaborativa al massimo” ma occhio ai conti
La Banca d’Italia sarà “collaborativa al massimo” con il nuovo governo. Lo ha detto a Washington il governatore Ignazio Visco, nel corso di un’intervista a Class Cnbc. Visco ha, però, aggiunto di aspettarsi rigore con i vincoli di bilancio. “Un conto – ha commentato – è la campagna elettorale, un altro è fare i conti con i vincoli di bilancio, che sicuramente ci sono”.
(ansa)
Il governatore ha fatto riferimento alla difficile situazione finanziaria della Gran Bretagna, dove l’annuncio del taglio delle tasse, poi in parte ritirato, ha provocato il crollo della sterlina e il tracollo dei fondi pensione, definita una “lezione per tutti e non solo per gli italiani”.
08:51
Maroni: “Al Viminale deve andare un prefetto”
“Al Viminale deve andare un prefetto, non certo Salvini. Io vorrei che il prefetto fosse Matteo Piantedosi, perché è un uomo di valore, è stato capo di gabinetto della ministra Lamorgese e ha passato indenne tutte le indagini della magistratura”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Roberto Maroni, ex presidente della Regione Lombardia ed ex ministro dell’Interno.
(fotogramma)
08:37
Renzi: “La faida a destra finirà a tarallucci e vino”
Berlusconi definisce Giorgia Meloni supponente, prepotente e arrogante. Se fosse coerente dovrebbe impedire la nascita del governo. Ma finirà a tarallucci e vino, vedrà. Troppo forte il richiamo del potere”. Lo dice in una intervista a La Stampa Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
(fotogramma)
“Vedremo che faranno. Se salteranno, noi saremo pronti. Perché fare opposizione non significa insultare chi governa, ma costruire un paracadute per quando le cose vanno male. L’ho fatto con Salvini nel 2019 dopo il Papeete, l’ho fatto con Conte nel 2021 per portare Draghi, se ci sarà bisogno lo faremo anche con Meloni a tempo debito” – afferma – Diciamo che questa è diventata la mia specialità degli ultimi anni. Ma prima di costruire l’alternativa, almeno, vediamo come parte. All’inizio saranno rose e fiori. Poi arriverà Sua Maestà la Realtà. E davanti alla realtà della vita quotidiana i populisti devono scegliere tra slogan e politica”.
Lorenzo Fontana, presidente della Camera, “deve dire grazie al suo kingmaker: Enrico Letta. È lui il responsabile di ciò che è accaduto. Se la destra che è minoranza nel Paese ha i numeri per eleggere chi vuole in Parlamento, lo deve alla sua gestione politica delle alleanze. Dovrebbe riflettere su quanto abbia contribuito lui, con i suoi risentimenti personali e le sue piccole ripicche, a far sì che questa legislatura sia la legislatura dei La Russa, dei Fontana, delle Meloni”.
08:20
Lupi: facciano pace sennò falliremo tutt
Berlusconi e Meloni faranno pace? “Ma sì, pensiamo ai problemi drammatici che abbiamo davanti. Altrimenti non sarà il fallimento di Meloni, ma di tutto il centrodestra”. Lo dice in una intervista a Repubblica Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati e deputato.
“Chiunque avrebbe risposto così. Va bene il rispetto, ma se viene fuori un giudizio di questo genere, ci si sente provocati. In politica però si superano queste cose – afferma – Conosco le storie di entrambi, è sempre difficile riconoscere che una persona più giovane di te riesce a essere un punto di riferimento più autorevole. Anche a me sarebbe piaciuto prendere il 30%, ma non è andata così. Va accettato. Berlusconi è stato il fondatore del centrodestra. È evidente che, indipendentemente dai pesi politici, si aspetti non tanto un’accondiscendenza, ma un riconoscimento di questo molo di ‘padre nobile’. Quelle parole sono dettate dal fatto che dall’altra parte c’è una leader che appartiene sì al centrodestra ma poi è passata dall’l,9%al 26%. E che indubbiamente ha dimostrato leadership, in assoluta indipendenza da Berlusconi. Non sono parole giustificabili, ma si comprendono. Ha fatto bene però Giorgia a ribadire che la responsabilità di formare il governo è sua”.
08:14
Rampelli (fdI): “Coesione centrodestra è scelta e necessità”
“L’unità del centrodestra è quello che ha sempre contato in questi decenni anche quando sono state fatte scelte diverse rispetto ai governi. Il 25 settembre gli italiani ci hanno dato un mandato e sono sicuro che nessuno vorrà tradirlo. Infine, l’elezione di Fontana lo dimostra, ma anche il voto di Berlusconi e della Casellati a La Russa, che il centrodestra è una scelta e una necessità”. Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia, intervistato dal Messaggero, stempera la tensione con Fi, anche dopo gli appunti di Berlusconi su Meloni.
(agf)
“Quando si mostrano appunti così visibilmente è facile pensare che siano fake – afferma -. Se questo fosse il pensiero autentico di Berlusconi rivendicherebbe quegli appunti e quei giudizi. Ma nel caso lo facesse sarebbe utile scrivere anche che Giorgia Meloni non è ricattabile e di questo andiamo tutti fieri. La presidente Meloni poi, proprio per la sua gavetta, ha ben chiaro il senso della rappresentanza e agirà con equilibrio nella composizione del governo”.
Si dice poi convinto che alle consultazioni “andremo insieme. Ce lo chiedono gli italiani che ci hanno votato”.