Morto Franco Gatti dei Ricchi e Poveri

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È morto Franco Gatti, il ‘baffo’ dei Ricchi e Poveri. Il cantante si è spento a Genova, aveva 80 anni. Da tempo si era allontanato dal gruppo, dopo l’improvvisa morte del figlio Alessio nel 2013 a soli 23 anni. Gatti aveva poi partecipato alla reunion del gruppo qualche anno più tardi, ma ormai la sua attività musicale si era chiusa.

Ad annunciare la scomparsa sono stati i Ricchi e Poveri, insieme alla sua famiglia. “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco”, dicono addolorati.

L’addio al gruppo

Alessio Gatti morì proprio nel giorno in cui i Ricchi e Poveri avrebbero dovuto esibirsi sul palco dell’Ariston, in una delle edizioni condotte da Fabio Fazio. Naturalmente l’esibizione fu cancellata, dopo che il giovane fu trovato senza vita nel suo appartamento di Capolungo a Nervi.

“I miei colleghi e amici continuano a lavorare. Io mi sono fermato perché non salivo più con gioia sul palco”, aveva detto il cantante. Fino al febbraio del 2020, quando ci fu il ritorno del gruppo sul palco del Teatro Ariston con la storica riconciliazione tra Angela Brambati e Marina Occhiena.

La pandemia ha impedito infatti la realizzazione di alcuni concerti speciali che avrebbero dovuto realizzare subito dopo l’apparizione a Sanremo del gruppo ritrovato. Negli ultimi due anni, come Ricchi e Poveri avevano continuato ad esibirsi solo Angela Brambati e Angelo Sotgiu. “I miei colleghi e amici continuano a lavorare. Io mi sono fermato perché non salivo più con gioia sul palco”, aveva detto il cantante.

Franco Gatti: “Alessio aveva il terrore della droga”

L’ultima intervista

In una delle sue ultime interviste, in collegamento con Storie Italiane, Gatti aveva dichiarato che dopo aver contratto il Covid, nel 2020, già affetto dal morbo di Crohn, la sua condizione si era particolarmente aggravata, a seguito di una cura di cortisone.

E al figlio Alessio era stata dedicata l’ultima intervista televisiva che Franco Gatti aveva rilasciato nell’ottobre del 2019 a Caterina Balivo per il programma Vieni da me. ”Mio figlio beveva, beveva e beveva. Ed è stata anche un po’ la sua disgrazia”, aveva detto Gatti, che aveva chiarito anche le circostanze della morte del ragazzo parlando di una ”prima assunzione” di un cocktail di alcool ed eroina, che gli aveva procurato un infarto fatale. ”Ha fatto una cazzata, la prima della sua vita, con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così”, aveva detto il cantante, sottolineando che il ragazzo aveva una dipendenza da alcol ma non dalla droga.

I Ricchi e Poveri

Il gruppo nacque a Genova nel 1967, formato da due voci maschili per l’appunto Franco Gatti e Angelo Sotgiu e due femminili Marina Occhiena e Angela Brambati. Il quartetto ottenne fin da subito un successo incredibile.

Nella loro carriera, I Ricchi e Poveri hanno venduto 22 milioni di dischi e sono il secondo gruppo italiano per vendite, alle spalle dei Pooh. Negli anni settanta e ottanta diversi loro singoli hanno raggiunto la vetta delle classifiche italiane e internazionali: La prima cosa bellaChe saràSarà perché ti amoCome vorreiMamma Maria e Voulez vous danser sono dei cult della musica leggera italiana e sono stati scelti anche come colonna sonora di sigle di pubblicità e programmi tv molto popolari, tra cui Portobello.

I quattro cantanti hanno rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest nel 1978 e partecipato a 12 Festival di Sanremo, riuscendo a vincere nel 1985 con la canzone Se m’innamoro.

Con l’addio di Angela Brambati, I Ricchi e Poveri divennero un trio, che continuò a mietere successi e a girare il mondo in tour. Un successo che, nonostante il gruppo fosse diventato un duo, continua tutt’oggi.

Il dolore di Rita Pavone

”Il mio dolore e il mio cordoglio per la scomparsa di Franco Gatti, la voce baritonale dei Ricchi e Poveri. Avevo notato la sua assenza al Suzuky Arena, ma pensavo fosse una scelta personale. Ho riabbracciato Angela ed Angelo con gioia ma non ho fatto domande. Addio amico mio. RIP”, scrive Rita Pavone su Twitter.

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