Fiorentina-Inter, il rigore per i viola e perché Dimarco non è stato espulso

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ROMA – Rigore sì, rosso no. Almeno per l’arbitro Valeri e il Var Mariani. Fiorentina-Inter è stata riaperta dalla decisione della coppia dopo un intervento scomposto e in ritardo dell’interista Dimarco su Bonaventura, centrocampista della Viola.

Perché è rigore per la Fiorentina

La dinamica a velocità normale aveva subito mostrato chiaramente un intervento falloso, facendo anche sospettare che potesse meritare il cartellino rosso. Perché Bonaventura era arrivato per primo sul pallone, e Dimarco in ritardo aveva centrato il ginocchio con il piede a martello. Valeri è stato forse l’unico a non accorgersi, a velocità normale, dell’intervento falloso. Richiamato dal Var Mariani, ha subito capito che era accaduto qualcosa di irregolare. Così, dopo revisione a bordo campo ha immediatamente indicato il dischetto. Ma non solo non ha optato per il cartellino rosso, ma ha scelto di non ammonire nemmeno.

Perché Dimarco non è stato espulso

Un’esagerazione. L’intervento infatti è al limite tra i due cartellini: unica “assoluzione” che non fa scattare un rosso altrimenti automatico è che entrambi i giocatori erano in volo. L’intervento molto scomposto rischiava però di spezzare la gamba all’avversario. Un intervento molto pericoloso, senza discussione. Ma Valeri – che ai prossimi Mondiali sarà uno dei due Var italiani insieme a Irrati – ha scelto per la soluzione soft. Incredibile non abbia tirato fuori nemmeno il cartellino giallo.

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