Pecco Bagnaia può laurearsi campione del mondo di MotoGP già domani in Malesia. Match point. Dopo il terzo posto in Australia e la caduta di Quartararo, il pilota della Ducati ha 14 punti di vantaggio sul francese, a Sepang ne deve guadagnare su di lui altri 11: in questo caso andrebbe a +25 dall’avversario. A quel punto, il 6 novembre a Valencia, appuntamento finale della stagione, potrebbe anche restare tranquillamente al box e regalare la vittoria a Quartararo. A parità di punti, il titolo va infatti a chi ha collezionato più successi nel corso del campionato. Il pilota Yamaha è a quota 3 vittorie, il piemontese a 6: irraggiungibile.
Se 11 punti vi sembrano troppi, fatevi un altro rapido calcolo: negli ultimi 8 gp, il ducatista ne ha presi 105 all’altro. Una media di 13 a gp. Veramente, ci sarebbe in corsa anche Aleix Espargarò: insegue Bagnaia a -27. Se Pecco domenica se lo mette alle spalle (o perde non più di un paio di punti), anche il Capitano dell’Aprilia è definitivamente fuori dai giochi. Il quarto incomodo è Bastianini, a 42 lunghezze dal suo futuro compagno di squadra. Le combinazioni perché la Bestia si prenda questo mondiale sono veramente eccezionali: per giocarsela ancora nel gp finale di Valencia, il riminese del team Gresini nella corsa malese dovrebbe vincere, recuperando almeno 18 lunghezze al leader e 4 a Quartararo.
Bagnaia è campione mondiale a Sepang se vince la corsa e Quartararo non fa meglio del 4° posto. Oppure il ducatista chiude 2° al traguardo, a patto che il francese arrivi al massimo 7°. Il gradino più basso del podio può valere oro, però il pilota Yamaha deve finire dall’undicesima posizione in giù. Anche il 4° posto di Pecco regalerebbe il titolo, se Fabio finisce 14° o prende solo un punticino (15°). Nel caso in cui il campione in carica collezioni un altro “zero” come oggi – per ora siamo a quota 3 – a Pecco basta chiudere 5°.
Nel nome di Bagnaia: “L’ho chiamato io Pecco, è rinato con Valentino”
dal nostro inviato Massimo Calandri