NAPOLI – Nemmeno negli anni magici di Diego il Napoli era riuscito a mettere in fila 12 vittorie ed è dunque un record assoluto quello stabilito ieri sera dagli azzurri, che hanno battuto i Rangers di Glasgow, allungato la lunghissima serie positiva di inizio stagione e scritto n’esaltante pagina della storia del club proprio nello stadio intitolato a Maradona. La doppietta nel primo tempo di Simeone e il terzo gol firmato da Ostigard non bastano invece per blindare il primato nel girone, ma la squadra di Spalletti andrà martedì a Liverpool con un robusto vantaggio, dopo il 4-1 dell’andata: può perdere con tre gol di scarto, resterebbe prima per differenza reti generale. Il tecnico si è intanto dato agli esperimenti da Re Mida: tutto quello che tocca, di questi tempi, diventa oro. Con il pass per gli ottavi già in tasca, si è concesso un rischio calcolato, cambiando 6 titolari rispetto alla trasferta di Roma e lasciando a riposo l’intero tridente. Lo straordinario percorso netto compiuto finora in Champions, del resto, consente al Napoli di dare la priorità al campionato e nell’anticipo di sabato con il Sassuolo la freschezza di Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia sarà per la capolista un prezioso valore aggiunto. Gli azzurri hanno preso però lo stesso di petto la sfida con i Rangers e si sono fatti bastare un quarto d’ora per mettere in cassaforte l’ennesima vittoria, spedendo subito ko gli scozzesi con la prepotente doppietta (destro in diagonale e colpo di testa in tuffo) di Simeone: terza scelta dell’organico come punta centrale, ma già capace di andare a segno in questo avvio di stagione per 6 volte.
Il Cholito si è fatto trovare di nuovo pronto e nella passerella del Maradona sono stati bravi a sfruttare la loro occasione pure gli altri rincalzi: da Ostigard (autore della terza rete, nel finale) a Elmas e Ndombele, che ha timbrato la traversa con una conclusione dal limite. Il protagonista dell’esperimento più interessante della serata è stato tuttavia Raspadori, schierato da esterno sulla sinistra e all’altezza della situazione in entrambe le fasi, con alcuni ripiegamenti che hanno strappato gli applausi del suo tecnico e dei 40 mila di Fuorigrotta. Il jolly d’attacco della Nazionale ha confermato di essere allo stesso tempo talentuoso e duttile, trovando comunque il modo di impegnare il portiere avversario di testa. Il primo tempo è stato a senso unico e c’è voluto uno dei rari passaggi sbagliati in tre mesi da Lobotka per accorgersi della presenza di Meret, bravo a distendersi sul tiro di Morelos a pochi istanti dal gong. Ma a rubare l’occhio sono i numeri dell’attacco del Napoli, che in Europa è andato a segno 20 volte in 5 giornate. Il dato è allo stesso tempo esplosivo e rilevante, visto che potrebbe essere la differenza reti a decidere il duello per il primato con il Liverpool, che ha passeggiato a sua volta ad Amsterdam con l’Ajax.
Nella rivincita ad Anfield gli azzurri potranno infatti far pesare la rotonda vittoria conquistata con i Reds in casa. Il gol di Ostigard, che ha chiuso i conti con i Rangers e la festa del Maradona, è il numero 100 nella storia del club tra Coppa Campioni e Champions. Notte azzurra.
Napoli-Rangers 3-0 (2-0).Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo (40′ st Zanoli), Ostigard, Kim, Mario Rui; Ndombelè, Lobotka (37′ st Zielinski), Elmas (28′ st Gaetano); Politano (28′ st Lozano), Simeone, Raspadori (37′ st Zerbin). All.: Spalletti.Rangers: (4-2-3-1): McGregor; Tavernier, King (30′ st Barisic), Davies, Yilmaz; Lundstram, Sands; Wright (1′ st Sakala), Tillman (23′ st Matondo), Kent; Morales (23′ Colak). All.: van Bronckhorst.Arbitro: Meler (Turchia).Reti: nel pt 10′ e 15′ Simeone; nel st 35′ Ostigard.Angoli: 4-1 per i Rangers.Recupero: 2′ e 3′.Ammoniti: Davies, Lundstram, Kim, Mario Rui per gioco falloso.Spettatori: 40 mila.
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