Il viceministro degli esteri russo Andrey Rudenko, dichiara: “Qualsiasi discorso su ulteriori passi della Russia rispetto all’accordo sul grano con l’Ucraina sarà possibile solo dopo che tutte le circostanze dell’attacco alle navi della nostra flotta del Mar Nero saranno chiarite e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione su questo argomento”. “Basta con l’invio delle armi preferendo agli aiuti militari di difesa quelli economici per la ricostruzione, ma anche rinuncia alla Crimea e un nuovo referendum per decidere l’appartenenza del Donbass. È questa l’ultima ‘ricetta’ di Silvio Berlusconi per tentare di aprire un tavolo negoziale per il conflitto ucraino che, però, viene tutta letta come una mossa per convincere il solo presidente Zelensky a sedersi e trattare.
La guerra in Ucraina, le tensioni globali: cosa c’è da sapere
Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia
Intesa Onu, Turchia, Ucraina per movimento di 14 navi
Le Nazioni Unite, la Turchia e l’Ucraina hanno concordato un piano di movimento per oggi di 14 navi che si trovano in acque turche. Lo rende noto la missione Onu a Istanbul. Il Centro di coordinamento congiunto con sede a Istanbul ha dichiarato in un comunicato che le tre delegazioni hanno anche concordato le ispezioni di 40 imbarcazioni in uscita da effettuare dopo il ritiro della Russia dall’intesa.