Il contratto degli insegnanti era fermo da 4 anni, ora è chiuso. Almeno nella sua parte economica, non nella parte normativa che regola permessi, mobilità e altro. A Natale, come già annunciato dal ministro Giuseppe Valditara, arriverà per i docenti un aumento. Si tratta, secondo le stime dei sindacati seduti al tavolo della trattativa che è durata sette ore, di 105 euro lordi in media, per insegnanti e personale Ata, che diventeranno 123 da gennaio.
L’accordo politico per il rinnovo del contratto degli insegnanti 2019-2021 dovrà dommani, venerdì 11, essere firmato all’Aran. L’accordo prevede l’anticipazione del 95% delle risorse: 2,21 miliardi che serviranno per gli aumenti contrattuali e gli arretrati. A questi si aggiungono 89 milioni per la retribuzione professionale dei docenti e 100 milioni aggiunti dal governo. A renderlo noto è il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine del Consiglio dei Ministri di questa sera: “Si tratta di un accordo molto importante per una categoria che ha un ruolo centrale nella crescita del Paese”.
La seconda tranche, dal 2023, porterà l’ulteriore aumento grazie aill’utilizzo dei 300 milioni bloccati per andare a retribuire solo una parte dei docenti in base al merito. Ora sono stati svincolati – un atto che il ministro Bianchi aveva lasciato al successore – e rientreranno nella retribuzione generale.
“Abbiamo chiuso – annuncia in serata il ministro all’Istruzione – è un cambiamento di rotta di 180 gradi: c’è stata una grande collaborazione e il clima è stato costruttivo, finalmente la politica torna ad essere protagonista”. Valditara incassa il risultato di una trattativa partita meno di un anno fa e che ha visto i sindacati discutere del contratto – l’unico rimasto non rinnovato nel comparto della pubblica amministrazione – in quattro incontri con il presidente dell’Aran. “Ho fortemento voluto dare a 1,2 milioni di persone per Natale risorse importanti in un momento difficile per tutti gli italiani”, dichiara il ministro.
“Clima collaborativo, sono state accolte le nostre richieste che non avevano trovato ascolto sino ad oggi, in particolare nel pieno utilizzzo dei 300 milioni bloccati. Nel consiglio dei ministri di oggi si è ottenuta la disponibilità di ulteriore 100 milioni a favore del personale della scuola” il commento a caldo di Ivana Barbacci, segretaria della Cisl scuola.