La Russia non ha attaccato la Nato. Il missile caduto in Poloniaappartiene alla difesa ucraina: è stato il segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, a gettare acqua sul fuoco. “Gli esiti preliminari delle indagini dicono che l’incidente è stato provocato da un missile ucraino di difesa anti-aerea”, ha spiegato a chiare lettere aggiungendo: “Non abbiamo indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando un attacco alla Nato”.
Ma l’Ucraina non si fida e chiede di poter indagare in Polonia. Richiesta, però, respinta dalla Nato che però esprime solidarietà a Kiev. Fonti vicine al presidente Biden hanno raccontato il suo disappunto contro Zelensky, “troppo precipitoso ad accusare i russi”.
Il Pentagono, però, mette le cose in chiaro con una nota: “Questo tragico incidente ci ricorda ancora una volta il comportamento sconsiderato della scelta bellica della Russia. L’Ucraina ha il granitico diritto a difendersi, e noi continueremo a sostenere il popolo ucraino nella sua difesa”.
Il Pentagono non ha visto niente che “contraddice” quanto ha dichiarato il presidente polacco Andrzej Duda, secondo cui il missile russo esploso in Polonia non è stato lanciato volutamente da Mosca. “Stiamo ancora raccogliendo informazioni – ha dichiarato il segretario alla Difesa Lloyd Austin – ma non abbiamo visto niente che contraddice la dichiarazione preliminare del presidente Duda. L’esplosione è molto probabilmente il risultato della contraerea missilistica ucraina che ha provocato l’atterraggio del missile in Polonia”. “Ma il mondo sa – ha aggiunto – che la Russia è la maggiore responsabile dell’incidente”. “La Russia – ha aggiunto Austin – ha lanciato un altro numero di missili contro l’Ucraina con il preciso intento di colpire infrastrutture civili. Questo tragico incidente ci ricorda ancora una volta il comportamento sconsiderato della scelta bellica della Russia. L’Ucraina ha il granitico diritto a difendersi, e noi continueremo a sostenere il popolo ucraino nella sua difesa”. (