Positivi al Covid, non sarà più obbligatorio il tampone per uscire dall’isolamento

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L’isolamento delle persone infettate dal coronavirus, che oggi dura 5 giorni, si concluderà senza bisogno di fare un tampone. Nel decreto Rave approvato ieri in Senato e in attesa di arrivare alla Camera c’è anche un cambiamento fondamentale, e più volte annunciato, che riguarda la gestione della pandemia.

Il ministro Orazio Schillaci ha detto più volte, fin da quando è stato nominato, che avrebbe cambiato le regole sull’isolamento dei positivi. A metterlo in pratica è il decreto, dove si lascia in vigore l’obbligo di isolamento ma lo si interrompe togliendo l’obbligo di fare un test. La norma infatti sopprime una previsione precedente, introdotta nell’aprile del 2021, che recitava: “La  cessazione del regime di isolamento consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare  per  la  rilevazione  di  SARS-CoV-2, effettuato  anche  presso  centri  privati  a  ciò abilitati”. Oggi bisogna fare il test, non prima di 5 giorni e se non si hanno sintomi. Con la nuova norma si potrà quindi uscire senza bisogno di controlli.

Il cambiamento è decisivo e però ha bisogno di essere meglio specificato. Cosa succede se una persona ha ancora sintomi dopo 5 giorni? Dovrà risolvere la questione unacircolaredi Schillaci, che indicherà ad esempio come comportarsi a seconda che ci siano o meno dei sintomi, dei quali nella norma approvata al Senato non si parla. Inoltre Schillaci aveva ventilato l’ipotesi di mantenere l’obbligo di tampone per alcune categorie, in particolare per il personale sanitario.

La novità non è la sola introdotta sul Covid, anche se è certamente quella di maggiore in patto. Altre erano già state annunciate. Intanto, dopo il voto di ieri del Senato, il decreto rave dovrà passare anche alla Camera, dove la votazione è prevista subito dopo Natale, tra 27 e 28 dicembre: il decreto del 31ottobre infatti dev’essere convertito entro due mesi pena la decadenza. Dalla pubblicazione in Gazzetta scatteranno le nuove regole.

Sospensione delle multe da 100 euro

Il decreto prevede che quando entrerà in vigore la legge di conversione e fino al 30 giugno dell’anno prossimo saranno sospesi i procedimenti per le sanzioni da 100 euro, che sono previste per gli overe 50 che il 15 giugno scorso non erano in regola con le vaccinazioni.

Stop al green pass per entrare nelle strutture sanitarie

Era ancora in vigore l’obbligo di avere il Green pass per entrare nelle strutture sanitarie.Con alcuni emendamenti è stato abolito e non ci sarà più bisogno del certificato per entrare nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice nonché nei reparti di degenza delle strutture ospedaliere. Il documento non sarà necessario nemmeno per l’uscita degli ospiti delle strutture sociosanitarie. Non servirà il Green pass nemmeno per stare nelle sale di aspetto dei pronto soccorso.

Scende a 5 giorni l’autosorveglianza dei contatti dei positivi

Le persone che hanno avuto contatti stretti con positivi oggi possono uscire ma devono (o meglio dovrebbero, visto che in pochissimi rispettano questa indicazione) seguire un regime di autosorveglianza per 10 giorni, indossando la mascherina. Un emendamento ha abbassato la durata a 5 giorni, sempre con mascherina Ffp2 dove c’è il rischio di assembramenti. Alla fine non c’è più un obbligo di sottoporsi al tampone, prima necessario. abrogato l’obbligo di sottoporsi ad un tampone.

Prorogata l’Unità del generale Petroni, successore di Figliulo

L’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto della pandemia, guidata dal generale Tommaso Petroni e istituita dopo la fine dell’incarico di commissario al generale Francesco Figliolo doveva passare tutte le competenze al ministero alla Salute dal primo gennaio 2023. Si è deciso di prorogarla fino al primo luglio dell’anno prossimo.

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