Le misure prese dal Parlamento europeo contro il Qatar, il cui accesso all’assemblea potrebbe essere bloccato per la presunta corruzione nello scandalo Qatargate, avranno un “impatto negativo” sulle relazioni con l’emirato del Golfo e i rifornimenti globali di gas. È il monito arrivato da fonti diplomatiche di Doha.”La decisione di imporre una tale restrizione discriminatoria al Qatar, limitando il dialogo e la cooperazione prima della fine del procedimento giudiziario, avrà un effetto negativo sulla cooperazione in materia di sicurezza regionale e globale, nonché sulle discussioni in corso sulla crisi energetica globale e sulla sicurezza”, si legge in una nota.
L’apertura di un’inchiesta a Bruxelles contro l’eurodeputata greca Eva Kaili e l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri e altri sospettati di essere stati pagata dal Qatar per difendere gli interessi del Paese che attualmente ospita i Mondiali, ha scosso il Parlamento europeo. Giovedì a Strasburgo gli eurodeputati hanno votato quasi all’unanimità un testo in cui “sollecitano la sospensione dei permessi di accesso per i rappresentanti degli interessi del Qatar” durante le indagini. La decisione spetta alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
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Il ricatto sul gas
Il Qatar è uno dei principali produttori al mondo di gas naturale liquefatto (Gnl) insieme a Stati Uniti e Australia. Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, è sempre più corteggiato dai Paesi europei alla ricerca di un’alternativa al gas russo. Dicendosi “sconvolti” dai presunti atti di corruzione e riciclaggio di denaro, i deputati hanno anche deciso di sospendere “tutti i lavori sui dossier legislativi relativi al Qatar”, in primo luogo quelli riguardanti la liberalizzazione dei visti per il Qatar e il Kuwait oltre che un accordo aereo.
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Il Qatar, che “respinge fermamente” le accuse nei suoi confronti, si rammarica “dei giudizi basati su informazioni inesatte rivelate da fughe di notizie senza attendere la conclusione delle indagini”, ha affermato il diplomatico qatarino in un comunicato. Sebbene non sia l’unico paese citato nell’indagine aperta dal Belgio, critiche e attacchi prendono di mira “esclusivamente” il Qatar, ha aggiunto.
Macron a Doha
Il presunto coinvolgimento dell’emirato in questo scandalo, e le tante polemiche sul Mondiali sul rispetto dei diritti umani non hanno scoraggiato il presidente francese, Emmanuel Macron, dal recarsi a Doha per prendere parte alla finale di domenica tra Francia e Argentina . Mercoledì aveva già assistito alla semifinale Francia-Marocco.
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Nella dichiarazione rilasciata domenica, il Qatar ha sottolineato i suoi “forti” legami con molti Paesi dell’Unione Europea, esprimendo la sua “gratitudine a coloro che hanno dimostrato il loro impegno in queste relazioni di fronte all’attuale ondata di attacchi”.