Anche gli ultimi due evasi, dei sette detenuti fuggiti la sera di Natale dal carcere minorile Beccaria di Milano, sono stati ritrovati: entrambi si nascondevano a Cesano Maderno, in provincia di Monza e Brianza, a casa di un amico. Si tratta di un 17enne di Cantù con precedenti per droga e di un 18enne italo-egiziano con una condanna per rapina. Ad arrestarli nuovamente per l’evasione è stata la Polizia penitenziaria di Milano.
I primi tre ragazzi erano stati ripresi il giorno successivo: chi convinto dai genitori che non era il caso di emulare Harrison Ford nel Fuggiasco, chi trattenuto dalla nonna che aveva appena chiamato il 112 (“E’ qui, venitelo a prendere”), chi, ancora, ritrovato dagli agenti della penitenziaria a pochi passi dai cancelli, con la pecora smarrita che giurava sul suo ritorno volontario all’ovile, dietro consiglio dei suoceri.
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Un quarto evaso, invece, un 17enne di origine marocchina, era stato catturato il 27 dicembre dai carabinieri a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Ad allertare i militari una telefonata di un residente che protestava per un gruppo di ragazzi che in piazza Marinai d’Italia sparava musica a tutto volume. Tra di loro c’era anche uno dei fuggitivi.
Infine, il 19enne che, ieri sera, si è costituito in questura. Grazie anche, si è scoperto successivamente, alla mediazione di Pierfrancesco Majorino, l’ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano che corre per la presidenza della Regione Lombardia.
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Tutto era iniziato nel pomeriggio del giorno di Natale. I ragazzi erano nel campo di calcio dell’istituto. E’ da lì che è partita la fuga, con i sette che hanno approfittato del personale ridotto durante le feste e soprattutto di una parete di legno malridotta e delle impalcature di un cantiere infinito: in sei hanno scavalcato la precaria recinzione, uno ha addirittura usato un lenzuolo per calarsi all’esterno, come nei film.