Autonomia, più di cinquanta sindaci del Sud scrivono a Mattarella: “Fermi il disegno di Calderoli”

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Da Pozzallo ad Agrigento, da Isola Capo Rizzuto a Matera, da Acquaviva delle Fonti a Terlizzi: per ora siamo a 53 sindaci di comuni del Sud che da ieri, subito dopo Capodanno, si sono coordinati per scrivere a Sergio Mattarella. Carta intestata di ciascun Comune, pec al Quirinale e un appello chiaro: fermare il disegno dell’Autonomia differenziata.

“La ringraziamo per aver fatto riferimento, nel suo discorso di fine anno, alla Costituzione e alle ingiustizie determinate dalle differenze tra i diversi territori del nostro Paese”, scrive Davide Del Re, primo cittadino di Cassano delle Murge. Angelo Conti, fascia tricolore nella cittadina palermitana di Valledolmo, chiede al presidente della Repubblica “di suggerire alle forze politiche del nostro Paese di prevedere, al primo posto della loro agenda politica, misure che possano ridurre queste distanze – su indicatori come la mortalità infantile, la diversa aspettativa di vita dei bambini del Sud rispetto a quello del Nord (minore di 3,7 anni per un bambino di Caltanissetta rispetto a un coetaneo di Firenze), il ricorso a cure mediche fuori regione, il tasso di disoccupazione, l’emigrazione intellettuale, la dotazione infrastrutturale, l’occupazione femminile, la qualità del sistema scolastico e universitario, eccetera – anziché insistere su un progetto di autonomia differenziata che potrà soltanto acuirle”.

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di Tommaso Ciriaco

02 Gennaio 2023


I sindaci chiedono un incontro a Mattarella, perlomeno quelli radunati attorno alla rete trasversale – destra, sinista, 5 Stelle, civici – ‘Recovery sud‘ e che da mesi si sta coordinando per far pesare di più il Mezzogiorno e le sue amministrazioni locali, che lamentano una progressiva e costante riduzione dei fondi, anno dopo anno. “Siamo decisi a promuovere un’azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un’analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori”, chiude la sua letteraAngelantonio Angarano, sindaco di Bisceglie.

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