Calenda: “Regione contendibile, la destra ha un nuovo Michetti. No al presidenzialismo di Meloni”

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Carlo Calenda, Francesco Rocca frena sul termovalorizzatore a Roma. È stupito?“Sì, perché Meloni e Salvini l’hanno sempre ritenuto necessario. E invece ora la destra si allinea al Movimento 5Stelle. Lo trovo demenziale”.

Come lo spiega?“Rocca dà l’impressione di non essere ben informato sul funzionamento del sistema dei rifiuti, quando afferma di volersi affidare solo alla raccolta differenziata. Il ciclo si chiude col termovalorizzatore. Mi sembra un altro Michetti”.

Ma resta il favorito visto che centrosinistra e M5S si presentano divisi nel Lazio.“Un’alleanza col Movimento 5 Stelle è impossibile. Roberta Lombardi ha imposto addirittura una moratoria sulle rinnovabili. Un dialogo non è proprio possibile”.

Così la destra vincerà anche in futuro però.“Non dobbiamo volere scorciatoie. Non esistono vie semplici se vogliamo rifondare lo Stato su basi non populiste. La destra in questi anni si è reinventata. Deve farlo anche la sinistra governista se davvero vuole risultare credibile a lunga scadenza”.

Come?“Con un Pd socialdemocratico unito a noi, una forza liberale, riformista, popolare”.

Alessio D’Amato, candidato di Pd e Terzo polo nel Lazio, deve rincorrere.“Il Lazio invece è contendibile. D’Amato viene da un’altra storia rispetto alla mia, però ci siamo trovati in sintonia su tante cose. Ha gestito benissimo la pandemia e ridotto le liste d’attesa. Il 75 per cento delle risorse di una Regione è assorbito dalla sanità: mi sembra un biglietto da visita con cui convincere anche quelli che non voterebbero per il Pd”.

Come valuta gli annunci sul presidenzialismo di Giorgia Meloni?“È un’arma di distrazione di massa. Non lo farà. In un Paese di guelfi e ghibellini, litigioso di suo, sarà difficile trovare una sintesi. La Presidenza della Repubblica, l’unica istituzione neutra, rappresenta l’unità nazionale: va preservata così com’è. Anche perché è l’unica istituzione apprezzata da tutti”.

La ministra Casellati intende presentare una proposta entro l’estate però. Che farete?“Se pensano di approvarla a maggioranza si schianteranno. Serve una Bicamerale redigente. Le priorità sono l’elezione diretta del presidente del Consiglio, il monocameralismo, il riassetto dei poteri dello Stato centrale. Si può ragionare su come delegare alcune funzioni alle Regioni, ma certo non possono essere le 23 competenze ipotizzate dalla Lega nella sua proposta sull’Autonomia differenziata”.

Perché?“Contengono vere e proprie sciocchezze, tipo che le Regioni potranno negoziare direttamente con l’Unione europea sul commercio. Le ho elencate a un imprenditore leghista e mi ha detto: “Siamo matti?”. Secondo la Lega con l’Autonomia differenziata si pagheranno meno tasse: ma è falso. Perciò diciamo: niente fughe in avanti”.

Come mai il suo tentativo di collaborazione col governo sulla manovra è fallito?“Perché i pochi soldi liberi ha preferito dirottarli per accontentare Salvini e Berlusconi, accogliendo le loro richieste, dalla flat tax alle pensioni”.

Come valuta la manovra?“Hanno discusso per settimane del Pos senza affrontare i veri nodi”.

E quali sarebbero?“Giovani e sanità, per cominciare. Ci sono 130mila ragazzi che ogni anno emigrano all’estero. La sanità è allo sfascio. Ci vogliono venti mesi per una Tac e ventiquattro per una mammografia. Le sembra normale nel 2023?”.

Fratelli d’Italia però cresce nei sondaggi.“È un governo di impreparati. Meloni continua a produrre la narrazione di underdog, che è una bellissima storia, per carità, ma così maschera le sue inconcludenze”.

Come sono stati i suoi primi quattro mesi in Parlamento?“Al Senato abbiamo fatto da passacarte sulla manovra. Il nostro sistema parlamentare così non funziona, perciò si ripropone l’urgenza di una Camera unica”.

Cosa pensa di Conte a Cortina?“Ognuno fa quello che vuole con i soldi guadagnati legittimamente, ma se, come Conte, si spettacolarizza sulla povertà, poi è facile finire nelle polemiche”.