Brasile, 400 arresti. Bolsonaro si difende: “Rispetto la democrazia”. Meloni: “Immagini inaccettabili”

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Diopo qualche ora dall’assalto è stato ripreso il controllo dei palazzi del potere a Brasilia, il Parlamento, il palazzo presidenziale e la Corte Suprema. Ci sono cifre discordanti sugli arresti, ma i media brasiliani parlano di almeno 150 fermi. Per il ministro della giustizia più di 200, per il governatore di Brasilia 400. Durissimo il presidente Lula la polizia è incompetente o in malafede. Chiesto l’arresto per l’ex responsabile della sicurezza di Bolsonaro, ora responsabile del distretto della capitale: è però negli Stati Uniti, vicino all’ex presidente. E proprio Bolsonaro, ore dopo l’assalto, parla via social e respinge le accuse di aver  – in qualche modo – orchestrato o alimentato le violenze: “Io rispetto la democrazia e condanno quello che è successo”. La Corte Suprema ha però decisione la detituzione del governatore di Brasilia che si era scusato con Lula: “Monitoravo i movimenti, ma sono rimasto sorpreso”

05:08

L’esercito protegge base dei bolsonaristi e blocca la polizia

L’esercito brasiliano impedisce alla polizia l’ingresso a Brasilia nell’area dove sono accampati molti seguaci dell’ex presidente Jair Bolsonaro che hanno assaltato e devastato il Parlamento, la sede del Governo e la Corte suprema di giustizia. Secondo il quotidiano Folha de S. Paulo, i militari hanno sbarrato la strada agli agenti che volevano entrare nella zona dove sono accampati gli autori dell’attacco con carri armati. Diversi veicoli della polizia sono all’ingresso della zona che si trova davanti al quartier generale dell’esercito, ma sono stati fermati. Di fronte a questa situazione, le autorità locali hanno organizzato una riunione con responsabili militari, a cui partecipa anche Ricardo Capelli, designato dal presidente Lula come responsabile dell’intervento del governo federale nel distretto di Brasilia. Si deve ricordare che il quartier generale dell’esercito si trova nel Settore militare urbano (Smu), area di responsabilità esclusiva militare.

04:51

Il presidente della Corte suprema federale ha deciso la rimozione del governatore di Brasilia

Il presidente della Corte suprema federale ha deciso la rimozione del governatore del distretto federale di Brasilia, Ibaneis Rocha. Una misura presa dopo gli atti vandalici commessi dai sostenitori di Jair Bolsonaro. Ibaneis con un video si era scusato con Lula per gli eventi. Il presidente brasiliano lo aveva accusato di non aver preso le misure necessarie per impedire l’invasione e il saccheggio delle istituzioni democratiche. Sempre ieri lo stesso Rocha aveva annunciato la destituzione del suo segretario alla Sicurezza, Anderson Torres che è negli Stati Uniti, in Florida come Bolsonaro, e rischia l’arresto.

(reuters)

02:41

Rubata una copia della Costituzione dalla sede della Corte Suprema

Durante l’attacco dei bolsonaristi alla Corte Suprema e’ stata rubata una copia della Costituzione del 1988: l’azione vandalica è stata filmata in alcuni video diffusi dai social network. La copia si trovava nell’edificio della sede del Tribunale ed e’ stata rimossa e portata in Praca dos Tres Poderes. L’edizione originale della Magna Carta, conservata nel museo della Corte Suprema, è invece intatta e non e’ stata vandalizzata. Il museo si trova nei sotterranei del Tribunale, e non e’ stato raggiunto dai manifestanti. I video mostrano il momento in cui un sostenitore di Bolsonaro si arrampica sulla scultura “A Justica”, di Alberto Ceschiatti, e si impossessa del libro.

La statua di Themis, la dea della giustizia, di Ceschiatti, davanti al palazzo di Giustizia 

01:59

Tra le possibili accuse per gli arrestati, attacco alla democrazia. Per il ministro della giustizia Bolsonaro è “politicamente responsabile”

Attacco alla democrazia e associazione a delinquere tra le possibili accuse giudiziarie ai bolsonaristi. Sono centinaia i fermati. Per il ministro della Giustizia, Flavio Dino, l’ex presidente brasiliano Bolsonaro è “politicamente responsabile” degli attacchi: “Chiaro che la responsabilita’ politica di Jair Bolsonaro è inequivocabile. La responsabilita’ legale, poi, spetta ovviamente alla magistratura, alla Procura della Repubblica. Tutti coloro che però vogliono polarizzare, istigare la pratica dei crimini, l’estremismo, sono politicamente responsabili, per azione o per omissione”.

01:55

Il governatore di Brasilia: “Sono 400 gli arresti”

“Sono oltre 400 le persone arrestate e che pagheranno per i crimini commessi”. A dare l’ultima cifra sui fermi per l’assalto ai palazzi del potere è il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha: “Continuiamo a lavorare per identificare quanti hanno partecipato a questi atti terroristici e per restaurare l’ordine”, ha spiegato.

01:41

Bolsonaro si difende: “Rispetto la democrazia”

“Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”. Lo afferma su Twitter l’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, condannando l’attacco ai palazzi del potere a Brasilia. “Respingo le accuse, senza prove, a me attribuite dall’attuale capo di Stato del Brasile. Durante tutto il mio mandato, ho sempre rispettato la Costituzione, rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra libertà”. Bolsonaro è in Florida dal 30 dicembre scorso, ha lasciato il suo Paese due giorni prima dell’insediamento di Lula.

01:15

Sono ora 200 i bolsonaristi arrestati, 40 gli autobus sequestrati. Identificati i finanziatori delle trasferte

Sono circa 200 i bolsonaristi arrestati a Brasilia a seguito degli attacchi alle tre istituzioni democratiche del Paese. Lo ha precisato il ministro della Giustizia Flavio Dino che ha parlato anche di 40 bus sequestrati. “Abbiamo ‘ identificato tutti gli autobus che sono andati a Brasilia e tutti i finanziatori di tali autobus. Ci sono ancora persone, in questo momento, su Internet, che parlano di continuita’ degli atti terroristici. E non saranno in grado di distruggere la democrazia brasiliana”.

(reuters)

01:07

Il ministro della Giustizia brasiliano: “L’assalto è stato un atto di “terrorismo” e di “golpismo” e ci sono state falle nella sicurezza”

Il ministro della Giustizia brasiliano, Flavio Dino, ha affermato che l’assedio dei bolzonartisi a Brasilia è stato un atto di “terrorismo” e di “golpismo”, e ha criticato le modifiche ai piani di sicurezza nella piazza dei Tre poteri del governatore del Distretto federale, Ibaneis Rocha. Dino ha inoltre chiesto che vi siano “verifiche su omissioni” nella condotta di tutti i responsabili.

(reuters)

00:39

Lula: “Polizia incompetente o in malafede”

L’accusa, durissima, del presidente Lula alla polizia definita  – in un tweet  – almeno “incompetente” o peggio “in malafede” per aver fatto avvicinare e non aver impedito l’ingresso ai manifestanti pro Bolsonaro.

00:33

Giorgia Meloni: “Immagini inaccettabili”

La premier Giorgia Meloni twitta in tarda serata, quando già le polemiche per il lungo silenzio si stavano alzando di livello: “Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione  – si legge sul social della Presidente del Consiglio – nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane”.

00:13

Ripreso anche il controllo del Parlamento

La polizia brasiliana ha ripreso anche il controllo del palazzo del Congresso, il Parlamento, evacuando i manifestanti pro Bolsonaro. Aveva in precedenza ripreso il controllo della Corte Suprema e del palazzo presidenziale.

(ansa)

00:09

Cifre discordanti sugli arresti: per O Globo sono almeno 150

L’assalto ai palazzi del potere ha portato all’arresto di decine di persone. Secondo le prime informazioni, sono almeno 30, anche se l’autorevole O Globo parla di almeno 150 fermi.

00:06

Biden: “La violenza dei sostenitori di Bolsonaro è terribile”

La violenza dei sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è “terribile”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden ai giornalisti al seguito a El Pas, in Texas. L’assalto al Congresso brasiliano ha gli stessi contorni dell’assalto a Capitol Hill dei sostenitori d Trump dopo l’insediamento di Biden

(afp)

00:01

Chiesto l’arresto per l’ex segretario alla sicurezza: si trova negli Stati Uniti, a Orlando

L’organo che rappresenta il Paese di fronte alla Giustizia ha presentato una richiesta di arresto immediato dell’ex segretario di Pubblica Sicurezza del Distretto Federale di Brasilia, Anderson Torres. A seguito dell’assedio ai palazzi del potere, il governatore Ibaneis Rocha aveva deciso l’esonero di Torres.Dopo avere servito nel governo dell’ex presidente Jair Bolsonaro come ministro della Sicurezza, Torres aveva immediatamente ricevuto l’1 gennaio un nuovo incarico dal governatore ed è stato ricollocato nello stesso incarico di ministro della Sicurezza del distretto federale di Brasilia che aveva ricoperto prima di trasferirsi al servizio di Bolsonaro.Qualche giorno dopo la sua designazione, però, Torres ha preso l’aereo per recarsi a Orlando, negli Stati Uniti, dove si trova attualmente, presumibilmente vicino alla residenza dell’ex capo dello Stato Bolsonaro che si è recato negli Usa prima dell’insediamento di Lula. Via Twitter oggi Torres si è rammaricato per le “scene deplorevoli avvenute nella spianata dei ministeri”, assicurando di avere “impartito disposizioni precise alla polizia per ristabilire l’ordine”.In successivi tweet ha definito “inconcepibile il disordine e inaccettabile il mancato rispetto per le istituzioni”, e assicurato che “i criminali non resteranno impuniti”.

23:59

Il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, si scusa con il presidente Lula: “Monitoravo i movimenti, ma sono rimasto sorpreso”

Il governatore del distretto federale di Brasilia, Ibaneis Rocha, si e’ scusato con il presidente Lula. In un video Rocha ha affermato di aver monitorato il movimento dei bolsonaristi verso Brasilia, ma di essere rimasto sorpreso dalla proporzione degli atti, che hanno portato all’invasione del Palazzo Planalto, del Congresso Nazionale e della Corte Suprema Federale. “Quello che e’ successo e’ stato semplicemente inaccettabile” ha detto il governatore. “Non avremmo mai creduto che queste manifestazioni avrebbero preso le proporzioni che hanno avuto. Sono dei veri vandali. Veri terroristi che avranno tutto il combattimento effettivo da fare con me in modo che vengano puniti”.

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