“Non ce l’abbiamo con loro”. Questa la prima reazione di un esponente del governo, il ministro Ciriani, all’annuncio dello sciopero dei benzinai indetto per il 25 e 26 gennaio. La decisione dei gestori delle pompe è arrivata “per porre fine a questa ‘ondata di fangò contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità”. Il riferimento è alle accuse di speculazione. La mobilitazione era stata ventilata a seguito delle misure varate dal Consiglio dei ministri sulla trasparenza del prezzo dei carburanti nelle stazioni di servizio. A poco sembrano servite le precisazione della premier Giorgia Meloni: “La gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire”.
“Quando si parla di speculazioni sul prezzo della benzina naturalmente non si parla del povero gestore delle pompe, che ha un introito minimo perché si parla di pochi centesimi al litro. Noi parliamo delle speculazioni internazionali sul prezzo del gas e della benzina che è evidente”. Così il ministro dei Rapporti con il Parlamento,Luca Ciriani, ospite di ‘Radio anch’io’, commentando lo sciopero nazionale di due giorni indetto dai benzinai. “La speculazione – spiega – è legata al prezzo generale della benzina e del gas”, “non ce l’abbiamo sicuramente con chi fa un lavoro duro guadagnando poco denaro. Fortunatamente il prezzo alla pompa è in linea con quelli dell’anno scorso”.
“Combinate danni e date colpa agli altri”. Dalle opposizioni arriva l’attacco di Matteo Renzi. “Il governo che dà colpa ai benzinaidegli aumenti decisi dal governo stesso in legge di Bilancio è il segno di come funzionano le cose nel mondo di Giorgia: combina danni e poi passa il tempo a dare la colpa agli altri. Smettetela con gli alibi e iniziate a governare, se vi riesce”. Lo scrive sui social il leader di Iv.
A tuonare contro lo sciopero è il Codacons, che lo definisce “una mossa assurda” che danneggia solo i consumatori e annuncia “un’istanza al Garante per bloccarlo”.
“La speculazione non esiste. E lo dimostrano i dati del ministero dell’Ambiente. Chi lo ha detto ha disinformato l’opinione pubblica, una cosa gravissima. Finché si è trattato di una frase, di una dichiarazione buttata lì, amen. Ma questa falsa narrazione è servita da base per l’azione di governo”. Così il deputato e responsabile Energia di FI Luca Squeri, alla Stampa che senza mezzi termini parla di “misure populiste” da parte di Palazo Chigi.
Su Iva e accise da parte di Meloni “nessuna retromarcia. In campagna elettorale abbiamo sostenuto la necessità di una riforma fiscale che facesse riferimento all’intera tassazione diretta e indiretta per rendere più equilibrato il sistema fiscale a favore di famiglie, professionisti e imprese”. Ad affermarlo al Corriere della Sera il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.