La Corte d’appello di Brescia ha dato il via libera alla consegna al Belgio di Silvia Panzeri, figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, tra le persone finite in carcere per il Qatargate. I giudici hanno accolto la richiesta della magistratura belga che a dicembre ha emesso un mandato di arresto europeo nei confronti della figlia di Panzeri e della moglie Maria Colleoni. Per quest’ultima un altro collegio della corte ha autorizzato la consegna. Le due donne, accusate di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio, sono ai domiciliari in Italia. Ora per entrambe l’ultima parola spetta alla cassazione.
Il caso – Kaili vede la figlia nel carcere dove è detenuta
L’udeinza era iniziata poco dopo le 13 a Brescia: in aula, nell’udienza a porte chiuse, era presente anche l’indagata, Silvia Panzeri. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio intorno alle 14. La Corte di Appello di Brescia doveva valutare le carte arrivate da Bruxelles sulle condizioni delle carceri, nel Paese scenario del Qatargate, che potrebbero, secondo i legali della donna, non garantire una detenzione in linea con la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo.
Il caso – Kaili vede la figlia nel carcere dove è detenuta
Silvia Panzeri, difesa dagli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, si trova ai domiciliari. La decisione doveva essere presa il 3 gennaio scorso ma la relazione sulle carceri non era ancora arrivata. Destino diverso per la moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni, arrestata assieme alla figlia: un mese fa i giudici (un collegio diverso da quello della figlia) avevano invece deciso per la consegna al Belgio spiegando che “la violazione dei diritti umani è una valutazione che spetta all’autorità belga”.
Qatargate, investigatori belgi in arrivo a Milano. Attesa la decisione sui conti di moglie e figlia di Panzeri. Gli avvocati: “Sono provate ma stanno bene”
di Luca De Vito